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Cinque frati minori pronunciano la professione solenne a Gerusalemme

Domenica 5 ottobre, nel convento di San Salvatore a Gerusalemme, cinque frati hanno emesso la professione solenne nell’Ordine dei Frati Minori, promettendo di vivere per sempre in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità, secondo la Regola di san Francesco d’Assisi.
La celebrazione è stata presieduta dal Custode di Terra Santa, fr. Francesco Ielpo, alla presenza di numerosi confratelli, familiari, amici e fedeli. 

Durante l’omelia, fr. Ielpo ha consegnato ai cinque professi tre parole-chiave tratte dalla liturgia del giorno: fede, servizio e ravvivare.
«La promessa che fate oggi - ha detto il Custode - è umanamente impossibile se non c’è la fede. Per questo vi invito ogni giorno a pregare: Signore, aumenta la nostra fede. Solo chi si fida pienamente di Dio può vivere la consacrazione con gioia e libertà».
Poi ha aggiunto: «Il discepolo non serve per ottenere qualcosa, ma perché ha scoperto la bellezza di essere figlio amato. Il servizio è la via che ci rende simili a Gesù». Infine, ha invitato tutta la fraternità a “ravvivare il dono ricevuto”, a non lasciare che la routine spenga il fuoco della vocazione. 

I cinque nuovi professi solenni 

I protagonisti di questa giornata di grazia sono cinque frati provenienti da diversi Paesi del mondo, segno della dimensione universale dell’Ordine francescano: 

  • fra Joseph Lakra, 30 anni, originario dell’India. È giunto in Terra Santa nel 2023 per proseguire gli studi di Teologia: «Per me è una grande grazia vivere nella Città di Dio e poter studiare qui», racconta. 
  • fra Sylvester Chukwuma Ndubueze, nato nel 1989 in Nigeria. Dopo un cammino vocazionale iniziato nel 2017, ha vissuto le tappe di postulato e noviziato tra il 2018 e il 2020. Oggi è studente di Teologia a Gerusalemme. 
  • fra Leomax Thesong, anche lui indiano, della provincia di San Tommaso Apostolo. Ha emesso i primi voti nel maggio 2018 ed è arrivato in Terra Santa nel 2023, dove continua la sua formazione teologica. 
  • fra Diab Roshrosh, galileo di rito melchita, nato nel 1991. Entrato nell’Ordine nel 2016, ha vissuto il postulandato a Montefalco e il noviziato a La Verna, dove ha pronunciato i primi voti nel 2020. 
  • fra Manuel Tchincocolo Ramos, nato nel 1985 a Cabinda, in Angola. È arrivato in Terra Santa nel dicembre 2018, continuando il suo cammino di fede e servizio nella fraternità francescana. 

 Una Chiesa viva nel cuore della Terra Santa 

La celebrazione, animata dal rinnovato coro della Schola Cantorum, ha espresso la bellezza di una Chiesa universale e viva, che parla con la voce di tanti popoli e culture.
Alla fine della Messa, i nuovi professi hanno ricevuto l’abbraccio fraterno dei confratelli e l’applauso dell’assemblea, segno della gioia e della gratitudine per il loro “sì” definitivo al Signore. 

Come ha ricordato fr. Francesco Ielpo nelle sue parole finali:
«Oggi la Chiesa e la nostra fraternità ricevono un grande dono. Che la vostra vita sia segno di fede viva, di servizio umile e di amore sempre ravvivato per Cristo e per i fratelli». 

Francesco Guaraldi

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