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16 dicembre 2025 - III Martedì d'Avvento - Fr. Marcelo Ariel Cichinelli 

Il Vangelo del giorno meditato da Fr. Marcelo Ariel Cichinelli, Guardiano del Convento di Santa Caterina alla Natività

16 Dic 2025

16 dicembre 2025
III Martedì d'Avvento
Fr. Marcelo Ariel Cichinelli 

Pace e bene a tutti. 

Sono Fra Marcelo Ariel Cichinelli, francescano della Custodia di Terra Santa. Vi parlo dal Santo Presepio nella Basilica della Natività di Betlemme. 

Nel martedì della terza settimana di Avvento, la liturgia ci offre l'immagine di due figli che rispondono in modi diversi al loro Padre, che chiede loro di lavorare nella sua vigna.  

Il primo, che potremmo definire ribelle, dice al Padre che non andrà a lavorare nella vigna, ma poi fa il contrario: va e svolge il lavoro che gli è stato chiesto.Il secondo figlio di questa parabola, di fronte alla richiesta di suo Padre, risponde che andrà a lavorare, ma non lo fa. 

Gesù, senza mezzi termini e con gli occhi limpidi del Maestro che conosce le segrete contrarietà del cuore umano, si rivolge ai sommi sacerdoti e agli anziani. Pone davanti a loro la figura del figlio che dice di sì alla volontà del Padre, ma poi non la compie.  E a loro — e a coloro che sono come loro — pone un interrogativo di coscienza: l’adempimento fedele dei precetti della Legge e dei rituali del Tempio è coerente con la condotta di vita adottata? 

Gesù domanda ai sommi sacerdoti e agli anziani la stessa cosa che i profeti chiedevano prima di Lui: un cuore limpido e chiaro; “misericordia voglio e non sacrifici”.  

Giovanni Battista si rivolgerà loro ammonendoli: “razza di vipere, convertitevi, perché è giunta l'ora di pulire il granaio”.  E, di fatto, essi sono davanti a Colui che Giovanni preannunciava, il Figlio di Dio. 

I pubblicani e le prostitute sono anch'essi israeliti, membri del popolo eletto, che per l'errata condotta di vita ovviamente non godono di buona fama. Gesù li paragona al figlio che, in un primo momento, si rifiuta di compiere la volontà del Padre, ma poi la realizza. Essi hanno saputo riconoscere in Giovanni Battista il precursore del Messia. Le prostitute e i pubblicani hanno la precedenza perché si sono pentiti dei loro peccati e hanno convertito la loro condotta di vita.  

Lo stesso Gesù perdonerà una prostituta scrivendo in terra nel tempio e mangerà nella casa di Zaccheo, il pubblicano a Gerico. Essi hanno ricevuto il messaggio dell'amore misericordioso di Dio, si sono lasciati guarire dal Cristo; hanno saputo distinguere i segni dei tempi e proclamare che solo Gesù è l'inviato del Padre, il Sommo ed Eterno Sacerdote di Dio onnipotente. 

Da qui, dal Santo Luogo della nascita del Salvatore, Cristo Signore, a Betlemme, vorrei condividervi una lettura di una pagina del Quinto Vangelo: la Terra Santa. A circa quattro chilometri da Betlemme si trova il santuario del Campo dei Pastori. In questo luogo l'angelo del Signore apparve ai pastori, come ci racconta il Vangelo di Luca.  

Quegli uomini erano collocati nella stessa categoria dei pubblicani e delle prostitute. Erano anch'essi mal visti perché non rispettavano tutte le disposizioni religiose ebraiche. I pastori erano emarginati, dagli anziani e dai sommi sacerdoti. Tuttavia, a loro fu inviato l'angelo del Signore per rivelare la Buona Notizia della nascita del Salvatore, Cristo Signore.  

I pastori di Betlemme potremmo assimilarli al figlio che dice “no” alla volontà del Padre. Essi sono scelti da Dio, che conosce gli umili di cuore, per farli vedere e sentire cantare l'esercito celeste: “Gloria a Dio nel cielo e pace in terra agli uomini di buona volontà”. È proprio la buona volontà che fa la differenza tra l'atteggiamento del primo e quello del secondo figlio della parabola che oggi ci presenta Matteo. 

Cari amici, sappiamo bene quanto sia difficile compiere la volontà di Dio Padre. Ma, se ci identifichiamo con Cristo, la nostra volontà si potenzia in Lui, e il dovere si trasforma in un atto di identificazione con l'amore benevolo del Padre verso i suoi prediletti. 

In questo santuario dell'Annuncio dell'Angelo ai pastori sarà posto un grande murale in maiolica, il cui prototipo è stato benedetto da Papa Francesco nel giugno del 2023. Nel mosaico sono rappresentate persone che potrebbero essere assimilate ai pastori del primo Natale. Quando Papa Francesco vide la rappresentazione plastica, notò che nella scena c'era una donna vestita di rosso, con delle calze un po' provocanti, la quale non lascia vedere il suo volto. Il Santo Padre chiese: “E questa donna chi è?”. Gli fu risposto: “Santità, lei rappresenta una prostituta”. E con un piccolo sorriso disse: “Avete fatto bene”. 

Le tue parole, Gesù, sono spirito e vita! “In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio”. 

 

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