
10 dicembre 2025
II Mercoledì d'Avvento
Fr. Nicolás Márquez
Il Signore ti dia Pace. Sono p. Nicolás Márquez, Guardiano del convento dell’Immacolata V.M., ovvero, il Terra Sancta College di Gerusalemme.
Nel nostro itinerario spirituale verso il Natale, il breve testo evangelico che ci viene proposto oggi, ci invita a contemplare la personalità di un Gesù molto vicino alla nostra umanità che spesso, nel suo vivere quotidiano fa esperienza - sia fisica che spirituale - della fatica e dell’oppressione.
E chi meglio di Levi o Matteo per trasmetterci questo messaggio carico di speranza e consolazione. Lui stesso ne ha fatto esperienza. Pensiamo soltanto come fisicamente fosse impegnato nel suo ufficio di “esattore delle tasse”, di lavoratore “pubblicano”, e spiritualmente, essere considerato “peccatore”.
È bellissimo vedere come Gesù - vero Dio e vero uomo - si mostra così attento alle nostre stanchezze. È un fatto innegabile: tutti abbiamo esperimentato l’essere stanchi ed oppressi: troppi pesi, troppe responsabilità, troppi spazi da riempire, chissà... Perfino, anche gli odierni ritmi frenetici ci fanno perdere la pace e la serenità dello spirito e fanno nascere in noi quasi un sentimento di impotenza, che non ci aiuta a risolvere tante e diverse situazioni familiari, di lavoro, di relazioni interpersonali, ecc.
E tutto ciò diventa un giogo che ci opprime. Ma, l’invito di Gesù «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi” è pressante.
A pochi giorni di aver iniziato l’avvento, egli ci dice: “imparate da me”, cioè, credete al mio insegnamento che non è altro se non “prendere il suo giogo”. Sembra un paradosso, ma il suo giogo è l'amore e l'amore è ciò che alleggerisce qualsiasi fatica e preoccupazione.
Allora, carissimi fratelli e sorelle, il nostro ristoro sarà in pienezza nella misura in cui ci lasceremo amare da Gesù. Solo così potremo dire dal profondo del nostro cuore: grazie Signore Gesù, perché tu dai ristoro alla nostra vita!
Pace e Bene dalla Terra Santa.
