15 agosto 2025
Solennità dell’Assunzione
Cari fratelli e sorelle,
il Signore vi doni la sua pace!
La prima lettura di questa solennità dell’Assunzione di Maria al Cielo, presa dall’Apocalisse, ci mostra un’immagine potente: l’arca dell’alleanza rappresentata da questa donna incinta e vestita di sole. Nella Bibbia, l’arca è il segno dell’amicizia tra Dio e l’uomo, il simbolo della Sua presenza viva nella storia. Questa arca oggi è immagine della comunità cristiana: una comunità che, come una madre, genera in sé Cristo e custodisce la Sua presenza.
Ma questa comunità non vive in un mondo facile: davanti a lei c’è il drago, simbolo del male. Per questo la Chiesa è pellegrina, cammina tra difficoltà e persecuzioni. Eppure, non perde la speranza, perché sa che alla fine la vittoria è certa: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo».
Il Vangelo di oggi ci mostra questa presenza di Dio in modo concreto: Maria. Elisabetta la accoglie con parole piene di gioia: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo». E aggiunge due verità profonde: Maria è la Madre del Signore – segno della presenza di Dio – ed è colei che ha creduto, cioè ha risposto con fiducia alla chiamata di Dio.
Di fronte a Maria, la comunità dei credenti prova lo stesso stupore che Israele provava davanti all’arca dell’alleanza: Dio è in mezzo al Suo popolo, pronto a fare con noi un’alleanza nuova e definitiva.
E Maria risponde con il Magnificat, il canto dei poveri che lodano Dio perché ha guardato alla loro piccolezza. È la preghiera di chi sa che il Signore salva e non abbandona.
Infine, San Paolo nella seconda lettura ci ricorda il traguardo verso cui camminiamo: un giorno, in Cristo, tutta l’umanità sarà unita a Dio, e il male sarà sconfitto per sempre. In Lui tutto sarà ricapitolato e fatto nuovo.
Soprattutto la comunità cristiana di Terra Santa, di fronte a tutto il male che la circonda, ha bisogno di guardare a Maria per intravedere una speranza certa!
Maria, infatti, è il segno che questa speranza è possibile: in lei vediamo già realizzato il destino a cui tutti siamo chiamati. Guardando a lei, camminiamo con fiducia: Dio ha fatto pace con noi in Cristo, e in Lui ci conduce alla vita piena.
