Carissime sorelle e carissimi fratelli, il Signore vi dia Pace!
1. Per riflettere sul mistero di Maria assunta al cielo in anima e corpo, quest’anno, mi son permesso di rubare un’idea a don Tonino Bello, terziario francescano e Vescovo di Molfetta, cantore della Vergine Maria come donna dei nostri giorni, morto di cancro trent’anni fa.
Fa notare don Tonino che, senza nemmeno pensarci troppo, noi cantiamo e preghiamo inneggiando alla vergine Maria riconoscendo la sua bellezza: quando diciamo “piena di grazia” diciamo che Maria è “ricolmata di una bellezza straordinaria”; quando cantiamo il “Tota pulchra” diciamo che Maria è “tutta bella”; quando nell’antifona “Ave regina coelorum” la salutiamo “super omnes speciosa” e “vale o valde decora” riconosciamo che è “bellissima più di ogni altra” e “veramente bella”, e così in molte altre canzoni e poesie.
In cosa consiste la bellezza di Maria? Cosa c’entra la sua bellezza con la solennità della sua assunzione al Cielo in anima e corpo? Perché è importante per noi?
2. La bellezza di Maria è un dono di Dio. La bellezza di Maria ha riguardato e riguarda tutta la sua persona. È una bellezza che irradia luce di santità fin dal suo concepimento, perché Maria è stata concepita immacolata, cioè senza traccia di peccato, il male non l’ha potuta nemmeno sfiorare. È una bellezza anche fisica, e per questo generazioni e generazioni di artisti hanno cercato di raffigurarla come la donna più bella del mondo e della storia. Maria è bella di una bellezza che viene da Dio, come suggerisce il saluto dell’angelo a Nazareth. Maria è bella di una bellezza che è data dalla presenza costante dello Spirito Santo nella sua carne, che rende la creatura trasparente, capace di manifestare la bellezza che viene da Dio. Maria è bella di una bellezza che attrae senza contenere niente di volgarmente seduttivo. Maria è bella di una bellezza che fa apprezzare la vita. Maria è bella di una bellezza che si manifesta poi nella sua bontà di donna, di sposa e di madre.
3. Proprio perché la bellezza di Maria è dono di Dio è anche totale. Ed è per questo che il suo corpo non vede corruzione, come non aveva visto corruzione il corpo del suo divin figlio. La morte è l’opposto della bellezza, perché spegne la luce negli occhi e il battito del cuore, e distrugge il corpo con la sua perfezione voluta da Dio e con la sua bellezza fatta di armonia. La morte è l’opposto della bellezza perché, mentre la bellezza attira, la morte respinge, e mentre un corpo sano profuma di vita, un cadavere in decomposizione manda cattivo odore.
Nella bellezza totale di Maria c’è il principio del suo non poter rimanere prigioniera della morte, proprio come nella bellezza totale del suo figlio Gesù, “il più bello tra i figli dell’uomo” (Sal 45,3), c’era già il seme della sua risurrezione. Lo Spirito che è Signore e dà la vita ha trasformato il corpo di Gesù, deposto per tre giorni sulla nuda pietra del sepolcro, in un corpo per sempre vivente, di una bellezza nuova e luminosa, per noi inimmaginabile. Così lo Spirito che è Signore e dà la vita non si è limitato a rianimare il corpo di Maria ma ha riempito di sé ogni cellula della sua carne perché potesse partecipare pienamente alla risurrezione del suo Figlio Gesù ed entrare con tutta se stessa nella comunione di bellezza, di bontà e di amore che è la Santissima Trinità.
4. La bellezza di Maria ispira. La bellezza di Maria non va vista come un semplice privilegio ma come un segno che ispira anche noi a vivere nella fiducia e nella speranza. Certo, diversamente da quanto è accaduto al suo Figlio Gesù e a lei stessa, dopo la morte noi vedremo anche la corruzione. Perderemo temporaneamente quella bellezza che il Signore ci ha donato. Ma Dio ha promesso anche a noi di partecipare pienamente alla bellezza del Figlio suo risorto e alla bellezza della sua Madre assunta al Cielo in anima e corpo: «ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo» (1 Cor 15,23).
Certamente anche noi ci poniamo la domanda che ponevano a Paolo i cristiani di Corinto: «Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?» (1 Cor 15,35). E Paolo prendendo a prestito l’immagine della semina ci spiega che «Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore» (v. 36). E parlando del corpo che ci verrà donato nella risurrezione, quel corpo che già accomuna Gesù Risorto e la Vergine assunta al cielo, approfondisce: «Così anche la risurrezione dei morti: [il corpo] è seminato nella corruzione, risorge nell'incorruttibilità; è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza; è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale» (vv. 42-44).
E conclude: «Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo. Come è l'uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l'uomo celeste, così anche i celesti. E come eravamo simili all'uomo terreno, così saremo simili all'uomo celeste» (vv. 47-49).
5. Permettetemi di concludere con alcuni paragrafi della preghiera composta da don Tonino Bello ispirandosi alla bellezza di Maria. È una preghiera che ci fa guardare in alto, ci fa guardare alla vita dalla prospettiva della bellezza, e per questo in tempi difficili come quelli che viviamo, ci fa respirare speranza: “Santa Maria, donna bellissima, facci comprendere che sarà la bellezza a salvare il mondo. Non lo preserveranno dalla catastrofe planetaria né la forza del diritto, né la sapienza dei dotti, né la sagacia delle diplomazie.
È per questo, Santa Vergine Maria, che vogliamo sentire il fascino, sempre benefico, anche del tuo umano splendore, così come sentiamo la lusinga, talvolta ingannatrice, delle creature terrene.
Sapere che tu sei bellissima nel corpo, oltre che nell’anima, è per tutti noi motivo di incredibile speranza. E ci fa intuire che ogni bellezza della terra è appena un ruvido seme destinato a fiorire nelle serre di lassù” (Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni, San Paolo, 118/138).
********************************************************************************************************************
Dear Brothers and sisters, May the Lord give you His peace!
1. To reflect on the mystery of Mary assumed into heaven in body and soul, this year, I took the liberty of stealing an idea from Don Tonino Bello, Franciscan tertiary and Bishop of Molfetta, singer of the Virgin Mary as a woman of our days, who died of cancer thirty years ago.
Don Tonino points out that, without even thinking too much about it, we sing and pray praising the Virgin Mary recognizing her beauty: when we say "full of grace" we say that Mary is "filled with extraordinary beauty"; when we sing the "Tota pulchra" we say that Mary is "all beautiful"; when in the antiphon "Ave regina coelorum" we greet her "super omnes speciosa" and "vale o valde decora" we recognize that she is "beautiful more than any other" and "truly beautiful", and so in many other hymns and poems.
What is Mary's beauty? What does her beauty have to do with the solemnity of her Assumption into Heaven in body and soul? Why is it important to us?
In Mary's total beauty there is the principle of her not being able to remain a prisoner of death, just as in the total beauty of her Son Jesus, "the fairest of the sons of man" (Ps 45:3), there was already the seed of His Resurrection. The Spirit who is Lord and giver of life has transformed the body of Jesus, laid for three days on the bare stone of the tomb, into a body forever alive, of a new and luminous beauty, unimaginable to us. Thus the Spirit who is Lord and giver of life did not limit Himself to reviving Mary's body but filled every cell of her flesh with Himself so that she could participate fully in the Resurrection of her Son Jesus and enter in fullness into the communion of beauty, goodness and love that is the Most Holy Trinity.
Certainly, we too ask ourselves the question that the Christians of Corinth asked Paul: "How do the dead rise? With what body will they come?" (1 Cor 15:35). And Paul, borrowing the image of sowing, explains to us that "what you sow does not come to life unless it first dies" (v. 36). And speaking of the body that will be given to us in the Resurrection, that body that already unites the Risen Jesus and the Virgin assumed into heaven, he enhances this theme: "Thus also the resurrection of the dead: [the body] is sown in corruption, rises in incorruptibility; it is sown in misery, rises in glory; it is sown in weakness, it rises again in power; the earthly body is sown, the spiritual body rises again" (vv. 42-44).
He concludes: "The first man, taken from the earth, is made of earth; the second man comes from heaven. As is the earthly man, so are those of earth; And as is the heavenly man, so are the celestials. And as we were like earthly man, so shall we be like the heavenly man" (vv. 47-49).
It is for this reason, Holy Virgin Mary that we desire to feel the charm, always beneficial, also of your human splendour, just as we feel the flattery, sometimes deceitful, of earthly creatures.
Knowing that you are beautiful in body, as well as in soul, is for all of us a reason for incredible hope. It makes us realize that every beauty of the earth is just a humble seed destined to flourish in the greenhouses above" (TONINO BELLO, Mary woman of our days, St. Paul, 118/138).