A Casa Nova di Betlemme si costituisce il network palestinese del teatro e della musica | Custodia Terrae Sanctae

A Casa Nova di Betlemme si costituisce il network palestinese del teatro e della musica

Betlemme, 16-18 maggio 2012

Dal 16 al 18 maggio 2012 Casa Nova di Betlemme ha ospitato il primo convegno di fondazione del PAN, Performing Arts Network, l’associazione che raggruppa le più importanti organizzazioni teatrali e musicali palestinesi. Le 13 organizzazioni rappresentate si sono date tre anni di tempo per costituirsi giuridicamente. In questo periodo verrà elaborato lo statuto e con esso l’identità e la missione del network, che sviluppandosi diventerà la struttura di riferimento della cultura in Palestina. Erano presenti A.M. Qattan Foundation (Ramallah), Al Arah Theatre (Beit Jala), El-Funoun Palestinian Popular Dance Troupe (El-Bireh), Popular Art Center (El-Bireh), Edward Said National Conservatory (Gerusalemme), The Palestinian Circus School (Birzeit, Ramallah), Al Kamandjati (Ramallah), Yes Theatre (Hebron), Ashtar Theatre (Ramallah), The Freedon Theatre (Jenin), Palestinian Ministery of Education, Theatre Day Productions (Gaza) e l’Istituto Magnificat di Gerusalemme (la scuola di musica della Custodia di Terra Santa) rappresentato dalla direttrice didattica Hania Soudah Sabbara e da fra Riccardo Ceriani.
Il gruppo ha incominciato a formarsi un paio di anni fa da una situazione contingente: la Swedish International Development Cooperation Agency (SIDA), che sosteneva finanziariamente ogni singola organizzazione, ha richiesto di potersi relazionare con un solo referente per la distribuzione dei fondi e per le pratiche burocratiche. Ciò ha dato la spinta iniziale a un movimento, i cui obbiettivi ora vanno ben oltre la raccolta fondi (l’impegno di Sida finirà nel 2014). Le 13 organizzazioni pensano che la creazione del Performing Arts Network possa portare una grande vitalità e una rinnovata creatività in termini di produzione artistica, di ricerca, di relazioni, di comunicazione a beneficio della società palestinese. La collaborazione permetterà ai singoli membri di raggiungere obbiettivi artistici e istituzionali che da soli non potrebbero acquisire.

Testo e foto di fra Riccardo Ceriani