Capitoli Regionali di Galilea e di Giudea | Custodia Terrae Sanctae

Capitoli Regionali di Galilea e di Giudea

22 e 24 aprile. La cronaca quotidiana è spesso causa di preoccupazione e di tensioni, riferendo fatti tristi o problematici. È bello dunque poter riferire anche momenti di gioia, e godere di quei giorni che ci trasmettono speranza. Così possiamo testimoniare che i francescani di Terra Santa hanno vissuto un’esperienza di fraternità evangelica, a conclusione del cammino annuale di formazione permanente. Nei giorni 22 e 24 aprile, prima nel Santuario del Monte Tabor e poi in quello di Emmaus, sono stati celebrati i Capitoli regionali di Galilea e di Giudea, che ormai sono diventati un appuntamento annuale nella vita della Custodia. La numerosa e festosa partecipazione di tantissimi frati era di per sé eloquente, a testimoniare il desiderio di condividere e approfondire il dono della vocazione.

Come al solito le giornate sono state ricche di preghiera, di condivisione fraterna e di suggerimenti formativi. La celebrazione delle Lodi al mattino e dell’Eucaristia nel pomeriggio ha offerto la cornice di preghiera entro cui collocare tutta la giornata e dare senso a tutti gli eventi. La tematica conduttrice di quest’anno era “Il dinamismo della fede nella vita fraterna”. A questo tema fra Carlo Serri ha dedicato una relazione, percorrendo un itinerario di riflessione ispirato alla Sacra Scrittura. L’incontro personale con il Signore è stato indicato come il momento basilare e imprescindibile per una vita religiosa coerente e armoniosa. La riflessione si è poi concentrata sulla centralità dell’atto di fede e sui suoi dinamismi, nell’evoluzione concreta di un itinerario religioso personale e comunitario. Infine, nel confronto con la comunità apostolica di Gerusalemme, sono stati indicati alcuni ambiti di attuazione concreta dell’annuncio della fede: insegnamento, liturgia, comunione e servizio.

Il Custode fra Pierbattista Pizzaballa ha ripreso i temi della conferenza, adattandoli alle situazioni esistenziali e pratiche della nostra vita di frati in Terra Santa. Sono state indicate speranze e difficoltà, e sono stati offerti stimoli concreti per un’incarnazione coerente dei valori della fede nella fraternità e nella missione. È il passaggio avventuroso e talvolta sofferto tra la fede teorica e la sua attuazione nella fedeltà quotidiana, che esige un amore appassionato ed umile al Cristo crocifisso.

La meditazione comunitaria è continuata nei gruppi di studio, in cui i frati hanno condiviso le loro esperienze, in atteggiamento di auto consapevolezza e valutazione serena del cammino percorso. La meditazione oggettiva sulla verità dell’oggi è la base migliore per intraprendere, con rinnovato vigore, nuovi cammini di vita e di apostolato. Al di là della cronaca dobbiamo rilevare, come atteggiamenti dominanti, un desiderio sentito di fraternità, una disponibilità ad impegnarsi più profondamente nella vita spirituale, un’adesione sincera alle proposte di formazione permanente. Un aspetto significativo della giornata è stato il rendimento di grazie comunitario per i frati che quest’anno celebrano il 25° o il 50° anniversario di professione o di ordinazione sacerdotale. Uno dei valori più belli che ci unisce, ha rilevato in conclusione il Padre Custode, è l’amore, radicato e sincero, per la Terra Santa. Pur nelle diversità personali, tutti ci riconosciamo nella missione che la Chiesa ci ha affidato: la cura dei Luoghi Santi e il sostegno alla comunità cristiana locale. Non si tratta di un incarico burocratico, ma del dono della nostra vita al Signore Gesù, nel compimento fedele della missione cha Lui stesso ci affida, al servizio del Vangelo.

fra Carlo Serri ofm