Domenica 12 Giugno, 2005 il Re Abdullah II di Giordania ha visitato il Santuario di Mosè sul Monte Nebo e il conventino francescano. Una cortese improvvisata decisa dal Re durante la sua visita alle famiglie della tribù dei Hamaideh che abitano la zona a sud ovest di Madaba e alla popolazione della città capitale dell’omonimo governatorato che dista appena 7 km dal Monte Nebo.
Il Re è giunto verso le 15 accompagnato dal Principe Ali suo fratello e dal Capo della Corte. E’ stato ricevuto da padre Michele e dal gruppo di esperti mosaicisti italiani e giordani della Madaba Mosaic School impegnati nel restauro dei mosaici del Monte Nebo, nei pressi del monolito all’Amore tra i popoli innalzato in occasione dell’Anno Giubilare del 2000, opera dello scultore Vincenzo Bianchi.
Durante la visita, il Re si è interessato ai bisogni più urgenti della montagna e del santuario. Per quanto riguarda la montagna, si è detto disposto a dare istruzioni ai ministeri competenti perché sia realizzato il Mount Nebo Archaeological Park deciso da Re Hussein prima della sua morte immatura.
Ha chiesto poi informazioni sul progetto della copertura della Basilica, di cui aveva già ricevuto la recente pubblicazione (Un progetto di copertura per il Memoriale di Mosè a 70 anni dall’inizio dell’indagine archeologica sul Monte Nebo in Giordania, 1933-2003), dicendosi particolarmente interessato e pronto ad aiutare finanziaramente il progetto.