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Un solo pane, un solo corpo

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05 Giu 2015

Mercoledì 3 giugno, festa del Santissimo Sacramento, solennità del Corpo e del Sangue di Cristo.

Mons. Shomali, Vescovo ausiliare in rappresentanza del Patriarca latino, accompagnato da numerosi Francescani e religiosi di varie comunità, ha fatto l’ingresso solenne al Santo Sepolcro.
La festa del Santissimo Sacramento, conosciuta anche con il termine latino di Corpus Christi, è una solennità di rito latino che celebra il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo e la Sua presenza reale nell'Eucaristia.
Due settimane dopo la Pentecoste, questa solennità pone l'accento sulla gioia dell'Istituzione Eucaristica.

All’avvicinarsi dei colpi ritmati dei Kawas, le porte della Basilica sono state spalancate per accogliere l'assemblea. L'ingresso ha preceduto il canto dei Primi Vespri della festa, seguito dalla processione quotidiana, resa solenne da tre giri attorno all'Edicola. Dopo la recita della Compieta –alla quale si sono uniti numerosi pellegrini, fedeli e religiosi– i Francescani sono ritornati in Convento.

Verso mezzanotte, mentre Gerusalemme si addormentava, i frati sono ritornati alla Basilica della Resurrezione per la recita dell'Ufficio notturno, presieduto dal Vicario custodiale, Fra Dobromir Jasztal.
Nel silenzio della notte, mentre il profumo di ceri e incenso aleggiava nel Luogo Santo, una nuova processione, partecipata da alcuni fedeli, concludeva questa giornata di preghiera.

L'indomani, giovedì 4 giugno, nello stesso luogo, per la stessa festa, francescani e fedeli si sono riuniti per la Messa solenne presieduta da Sua Beatitudine il Patriarca Fouad Twal.
Accolto alla pietra dell'Unzione dal Guardiano del Convento, Fra Noël Muscat ofm, il Patriarca con i frati i Francescani, i seminaristi del Patriarcato latino e molto sacerdoti concelebranti, hanno recitato le lodi davanti alla Tomba. Tutt'intorno, pellegrini –cattolici e ortodossi, di ogni nazionalità– pregavano, commossi a volte fino alle lacrime, mentre alcuni gruppi in visita, non sempre attenti, passavano dietro la tomba per terminare il giro in senso opposto.

Nell’omelia, il Patriarca ha sottolineato l'apporto fondamentale dell'Eucaristia nelle nostre vite: « Ogni cammino attraversa il deserto, ogni vocazione o progetto di vita comporta ostacoli, difficoltà, incomprensioni, ma coloro che custodiscono la fede, nutriti da questa Manna Celeste (Dt 8,16), raggiungeranno l'obiettivo tanto desiderato ».

L'ultima processione attorno alla Tomba è stata certamente la più bella. Il Patriarca ha portato il Corpo di Cristo, vivo nell’Eucaristia, attorno al luogo dove Egli ha vinto la morte.
La festa si è conclusa nella Cappella della Resurrezione con la benedizione del Santissimo Sacramento affinché diventiamo a nostra volta –secondo le parole del Patriarca–: « Pane per i nostri fratelli, nel servizio, nella preghiera e nel lavoro comune ».

Nizar Halloun et Hélène Morlet

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