Tre frati hanno pronunciato i loro voti temporanei a Betlemme | Custodia Terrae Sanctae

Tre frati hanno pronunciato i loro voti temporanei a Betlemme

Qualche giorno dopo che cinque frati avevano preso l’abito francescano, altri tre hanno pronunciato i loro primi voti nell’Ordine, alla presenza del Custode di Terra Santa, Pierbattista Pizzaballa, a Betlemme.

Numerosi frati sono così giunti a Betlemme, venendo da Gerusalemme o da più lontano, per essere vicini a:

fra Alberto-Joan Pari ofm (Italia)
fra Luai Bsharat ofm (Giordania)
fra Tomasz Franciszek Dubiel ofm (Polonia)

Alla loro preghiera si sono aggiunti inoltre molti altri fedeli e religiosi: la chiesa di Santa Caterina era colma.

La celebrazione, alla quale hanno prestato servizio i nuovi novizi, è stata marcata dai quattro tempi forti che costituiscono la cerimonia della professione: le domande poste dal Custode, la lettura per ciascuno dei frati, nella sua lingua madre, del suo impegno, la consegna della corda con i nodi che simboleggiano i voti appena pronunciati, e la consegna della Regola di san Francesco.

Il padre Custode si è rivolto a loro, durante l’omelia, ricordandogli che fare la professione nella festa stessa delle stigmate di san Francesco, secondo l’uso francescano, significa fare voto di partecipazione alla vita del Cristo crocifisso, così come esortano le letture. “Andrete incontro anche voi, se non alle stigmate, a delle ferite, che saranno la vostra salvezza. Esse sono i segni dell’amore di Dio, ma non dimenticate che mai che quando arriveranno queste ferite, siete chiamati a viverle animati dallo stesso amore di Gesù Cristo in croce. (…). E non dimenticate neanche che non sarete soli, ma sarete parte di una comunità.”

Una comunità che ha già largamente espresso la propria vicinanza ai tre professi, e non solo attraverso l’abbraccio fraterno che ciascuno dei frati presenti ha dato loro dopo la professione, ma anche nel calore degli scambi che sono seguiti, al momento del brindisi e del pranzo festoso nel refettorio.

Questa accoglienza nella fraternità francescana non ha fatto dimenticare al Custode le famiglie dei nuovi frati, le quali, accettando che uno dei loro figli prenda i voti, partecipano a modo loro alla sua vocazione. Se solo una delle famiglie ha potuto essere fisicamente presente, le altre lo erano di sicuro con il cuore.

Il Custode ha ricordato anche che i giovani professi hanno anche un altro fratello, Samhar Ishak. Non avendo potuto ottenere il visto per Israele, Samhar farà la sua professione temporanea in Italia, il 30 settembre prossimo.

Un’altra “famiglia” si è anche unita alla festa, quella dei bambini della Casa del Fanciullo, che sono venuti alla messa e hanno offerto la torta che i frati hanno tagliato insieme alla fine della cena.

All’inizio dell’anno scolastico 2009 il convento di San Salvatore conta: 2 frati studenti di filosofia e 30 studenti di teologia. Sono di 10 diverse nazionalità (Argentina, Brasile, Croazia, Italia, Giordania, Libano, Messico, Perù, Polonia, Russia). 10 frati sono destinati al servizio della Custodia, mentre gli altri, dopo i loro studi, faranno ritorno nelle loro province d’origine.

Mab