Questa notte una violenta scossa di terremoto di magnitudo 7,8, con epicentro tra Turchia e Siria, ha provocato oltre 800 morti e ingenti danni infrastrutturali. Le aree colpite interessano la parte sud orientale della Turchia e le regioni nord occidentali della Siria. Il bilancio delle vittime del sisma è ancora provvisorio e si stima siano destinate a crescere man mano che gli interventi dei soccorritori si intensifichino nelle prossime ore.
Piove sul bagnato ad Aleppo (Siria), dove una popolazione già afflitta dalla guerra e dalle sue nefaste conseguenze si è traumaticamente destata dal sonno nel cuore della notte a causa della violenta scossa di terremoto. Nella parrocchia latina della città, il parroco francescano Fr. Bahjat Karakach, ofm, ci ha raccontato lo shoccante risveglio della sua comunità: "Siamo stati svegliati verso le 4 di notte da una fortissima scossa di terremoto; siamo scesi per strada e abbiamo incontrato molta gente che scappava dalle loro case, ovviamente al buio perché non c'è corrente elettrica. Questo terremoto è risultato abbastanza forte. Abbiamo saputo che ad Aleppo ci sono almeno una quarantina di palazzi distrutti e molte persone ancora intrappolate sotto le macerie. Sicuramente ci sono delle vittime…"
Già nelle prime ore dell'alba, i frati hanno aperto le porte del loro convento agli abitanti in cerca di ristoro: "Noi qui abbiamo accolto la gente in chiesa, fino al mattino, poi abbiamo celebrato la messa ed aperto la sala per accogliere la gente e dare a tutti un po' da mangiare; la nostra cucina di beneficenza, che di solito offre 1.200 pasti al giorno per i poveri, oggi si attiverà al massimo per aiutare tutti coloro che sono rimasti senza casa e non potranno mangiare".
Arginata l'emergenza delle ore più cruciali, Padre Bashat ha rivolto un pensiero ai propri confratelli impegnati in altre zone della Siria e anch'essi colpiti dal sisma di questa notte: "i danni non si limitano alla città di Aleppo, ci sono danni anche al nord, nei villaggi dove si trovano i nostri confratelli francescani a Qnaye, a Latakia e Al Yacoubiya".
Infine l'appello, destinato a promuovere una più celere e efficace ricostruzione di Aleppo e del Paese: "chiediamo il vostro sostegno e il vostro aiuto, ma soprattutto lanciamo un appello affinché si tolgano le sanzioni alla Siria, perché si possa ricostruire e si possa soccorrere chi è nel bisogno".
Proprio in queste ore la Custodia di Terra Santa, attraverso la ONG Pro Terra Sancta, si sta attivando per promuovere una straordinaria campagna di raccolta fondi a sostegno dei cristiani di Siria.
Filippo De Grazia
Photo credit: Giacomo Pizzi - Pro Terra Sancta
Video: CMC