Si è svolto sabato 5 novembre presso l'Auditorium Antonianum di Roma l'incontro annuale delle associazioni italiane di volontariato che sostengono progetti in Terra Santa; tale evento, giunto alla sua quindicesima edizione, si è sviluppato in diverse sessioni a partire dal tema ispiratore del Padre Nostro "dacci oggi il nostro pane". Ha moderato l'incontro il giornalista della rivista Terra Santa, Francesco Pistocchini, salutando e presentando gli ospiti della giornata: fra Juri Leoni, fra Ibrahim Alsabagh, Vincenzo Bellomo e il Custode di Terra Santa, Fr. Francesco Patton.
Si tratta di un incontro che annualmente si ripete per coinvolgere chi da lontano supporta istituzionalmente la Terra Santa ma anche chi, attraverso volontariato, donazioni, iscrizioni a riviste e pellegrinaggi coltiva la passione per la terra di Gesù e sostiene il lavoro sul campo dei frati e delle organizzazioni attive in loco.
Il primo intervento è stato del docente di patristica presso la Pontificia Università Antonianum, fra Juri Leoni, il quale ha aperto la conferenza esponendo la storia del Padre Nostro nella città santa e la sua importanza nel cristianesimo antico. Il professore ha descritto il luogo e le tradizioni legate alla preghiera del Signore partendo dalla preziosa testimonianza di Cirillo di Gerusalemme, vescovo dal 384.
Dopo di lui è stato il turno di Fr. Ibrahim Alsabagh, parroco della comunità cattolica latina di Nazaret e già parroco di San Francesco ad Aleppo, in Siria. Il frate ha diviso la sua testimonianza in due momenti, il primo dedicato ad Aleppo e al suo futuro, e il secondo alle sfide esterne per la missione che i francescani stanno portando avanti sul territorio. Durante il suo intervento sono scorse immagini che raccontavano la distruzione di Aleppo. Il centro della sua testimonianza si è focalizzato sul ruolo cardine incarnato dalla Chiesa come punto di riferimento per i cittadini locali, non solo cristiani. L'aiuto costante offerto alla minoranza cristiana è fondamentale, ha riferito, per arginare la tendenza dei membri della piccola comunità cattolica di scappare all'estero, come anche quella di non sentirsi abbandonati in un contesto dove a volte "la sofferenza prevale sulla speranza".
A seguito di un momento di condivisione nel quale si sono susseguiti interventi liberi delle associazioni partecipanti, ha preso la parola Vincenzo Bellomo, responsabile di Pro Terra Sancta a Betlemme. Quest'ultimo ha parlato dei progetti che si stanno sviluppando in Palestina e raccontato la situazione sociale e politica della regione, rispondendo poi alle domande dei partecipanti.
Sulla situazione politica è stato poi interpellato il Custode di Terra Santa, Fr. Francesco Patton, che ha commentato così l'esito delle recenti elezioni in Israele: "Come sempre facciamo, seguendo le indicazioni della Sacra Scrittura, pregheremo per chi governerà indipendentemente dallo schieramento a cui appartiene". Mentre fuori dai locali in cui si stava svolgendo la conferenza procedeva la marcia della pace promossa da alcune organizzazioni italiane a sostegno di una soluzione pacifica e diplomatica del conflitto russo-ucraino, il padre Custode ha posto l'accento sugli effetti che quelle ostilità stanno generando in Terra Santa: "le conseguenze si fanno sentire anche in Israele dove vivono due nutrite comunità, russofona e ucraina, che ora fanno fatica a ritrovarsi". Nel suo intervento Fr. Patton ha parlato anche della ripresa dei pellegrinaggi: "I mesi di settembre, ottobre e adesso novembre possono essere ritenuti mesi di rilancio dei pellegrinaggi. I pellegrinaggi sono fondamentali per la piccola comunità cristiana locale che grazie ai pellegrini sente di appartenere alla grande famiglia della Chiesa. Essere minoranza influisce sulla psicologia e sulla vita dei cristiani locali che sono sempre più pochi e schiacciati tra Islam e Ebraismo". Parlando poi a una platea di volontari, il Custode ha espresso gratitudine e riconosciuto il contributo prezioso che questi apportano alla causa: "I volontari ci aiutano nella missione e danno una mano alle nostre fraternità ora che i santuari sono stati tutti riaperti".
La giornata si è conclusa con la celebrazione della messa presieduta dal Custode stesso presso la vicina sede della Delegazione di Terra Santa.
Filippo De Grazia