A Roma il Concistoro presieduto da papa Francesco: S.B. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, è Cardinale titolare di S. Onofrio

A Roma il Concistoro presieduto da papa Francesco: S.B. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, è Cardinale titolare di S. Onofrio

Credit Photo © Latin Patriarchate of Jerusalem
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30 settembre 2023: a Gerusalemme sono le 11:55 quando il Patriarca dei Latini Pierbattista Pizzaballa si inghinocchia davanti al Sommo Pontefice per ricevere le insegne cardinalizie. In Piazza San Pietro, davanti ad una folla gremita di fedeli e pellegrini, si svolge infatti il Concistoro ordinario presieduto da papa Francesco, durante il quale sono stati creati ventuno cardinali.

Italiano, nato in provincia di Bergamo, Pizzaballa è entrato dal 1999 a servizio della Custodia di Terra Santa, dove ha ricoperto l’incarico di Custode dal 2004 al 2016. Nel 2020 diviene il decimo Patriarca Latino di Gerusalemme dopo il suo ripristino nel 1847 ed oggi è il primo Patriarca “residente” che riceve la porpora cardinalizia.

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Oltre all’imposizione della berretta e la consegna dell’anello, il Sommo Pontefice ha assegnato al Cardinale Pizzaballa il Titulus di San Onofrio. Con questa assegnazione il cardinale diviene titolare di una chiesa nella diocesi del Vescovo di Roma e diventa a tutti gli effetti “elettore”, colui che partecipa all’elezione di un nuovo papa nel Conclave.

Il Collegio Cardinalizio come un'orchestra sinfonica

Durante la celebrazione papa Francesco ha rivolto ai cardinali un lungo discorso, in cui ha sottolineato la somiglianza del Collegio Cardinalizio "a un’orchestra sinfonica, che rappresenta la sinfonicità e la sinodalità della Chiesa. Dico anche la “sinodalità”, non solo perché siamo alla vigilia della prima Assemblea del Sinodo che ha proprio questo tema, ma perché mi pare che la metafora dell’orchestra possa illuminare bene il carattere sinodale della Chiesa. Una sinfonia vive della sapiente composizione dei timbri dei diversi strumenti: ognuno dà il suo apporto, a volte da solo, a volte unito a qualcun altro, a volte con tutto l’insieme. La diversità è necessaria, è indispensabile".

La convocazione del 9° Concistoro (dal latino consistorium, “adunanza solenne dei cardinali della Chiesa cattolica a Roma”) era stata annunciata dal pontefice a sorpresa – anche degli interessati – il 9 luglio 2023, al termine della preghiera dell'Angelus.

Insieme al Patriarca latino di Gerusalemme sono stati creati cardinali anche altri due italiani: monsignor Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, e monsignor Agostino Marchetto, segretario emerito del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti. 

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Subito dopo la celebrazione, come consuetudine che segue ogni concistoro, il cardinale Pizzaballa ha potuto ricevere l’abbraccio di fedeli, religiosi e amici nelle cosiddette visite di calore, in cui hanno potuto omaggiare il neo-Cardinale anche il Custode di Terra Santa fr. Francesco Patton, fr. Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia e fr. Massimo Fusarelli, Ministro generale dell'Ordine dei frati minori.

Il Card. Pizzaballa celebrerà la sua prima messa da cardinale nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, dove è presente la famosa icona della Vergine Salus populi romani, davanti alla quale il papa è solito recarsi in preghiera, affidandole la buona riuscita dei suoi viaggi apostolici.

 “Guardiamo ogni cosa a partire da Cristo”

Il 1 ottobre 2023 S.B. E.ma Pizzaballa ha presieduto la sua prima messa da Cardinale nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Tra i concelebranti, il Custode di Terra Santa fr. Francesco Patton e fr. Ibrahim Faltas.

Il Cardinal Pizzaballa, interrogandosi sul significato di questa “nuova” chiamata, ha voluto porre l’accento sullo sguardo di Pietro.

«Lo sguardo di Pietro è innanzitutto uno sguardo esperto della propria debolezza e, perciò, della misericordia di Dio [...] uno sguardo che ha saputo scoprire l’amore dentro il fallimento, la vittoria nell’apparente sconfitta, la fiducia dentro le contraddizioni e il rinnegamento. Essere cardinale, è dunque un invito a metterci da questo punto di vista, di chi sa guardare alla debolezza dei fratelli con amore intelligente e sincero».

Durante la sua riflessione, il neo cardinale ha rivolto un pensiero a Gerusalemme e alla Terra Santa: «Quella terra, splendida e drammatica, è un crocevia di culture, sensibilità, religioni, persone e in quel contesto, noi cristiani siamo davvero pochi e, secondo calcoli solamente umani, irrilevanti. La tentazione di guardare a tanta diversità con lo sguardo di Pietro prima che incrociasse lo sguardo di Cristo, cioè con uno sguardo impaurito e forse, proprio per questo, aggressivo e violento, è forte. Ma noi cristiani siamo diversi, dobbiamo essere diversi, perché siamo chiamati a scegliere ogni giorno di essere discepoli di Cristo, e da oggi ancora di più, fino in fondo, fino alla fine, usque ad sanguinis effusionem» (qui l’omelia integrale)

Al termine della celebrazione, il Cardinale è sceso sotto l’altare papale della basilica per venerare il prezioso reliquiario ovale di cristallo sormontato da un bambino in oro: qui si conservano i legni della mangiatoia della nascita di Gesù, ovvero “la Sacra Culla”.

S.B. E.ma Pizzaballa ha infine incontrato e salutato i presenti nell’atrio della Basilica Santa Maria Maggiore, dove sono convenuti numerosi fedeli. E prima del suo rientro a Gerusalemme, sarà ancora in Piazza San Pietro mercoledì 4 ottobre 2023, giorno di San Francesco, per la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Santo Padre con i nuovi Cardinali.