Presentazione relazioni per la prosecuzione del progetto di restauro dell’Edicola | Custodia Terrae Sanctae

Presentazione relazioni per la prosecuzione del progetto di restauro dell’Edicola

Gerusalemme, 21 Luglio 2016

Giovedì 21 Luglio 2016, alle 10,30 del mattino, presso il Patriarcato Greco Ortodosso si è svolta la presentazione delle relazioni per la prosecuzione del progetto di restauro dell’Edicola, ai capi e rappresentanti delle Tre Comunità Maggiori (in ultima istanza responsabili per il progetto).

Erano presenti Sua Beatitudine il Patriarca Greco Theophilos III, il Custode di Terra Santa Fra Francesco Patton OFM, Fra Dobromir Jasztal, Vicario Custodiale, Fra Sergio Galdi, Segretario di Terra Santa e Fra Athanasius Macora. Inoltre, ha partecipato alla presentazione: l’Architetto Osama Hamdan, rappresentante per la Custodia nel “Common Technical Bureau” del Santo Sepolcro; per gli Armeni P. Samuel Aghoyan, Superiore del Santo Sepolcro e P. Koryoun Baghdasaryan; i membri del Comitato Direttivo del Progetto e dell’équipe Tecnica. In tutto circa 30 persone. La presentazione si è svolta in due fasi. Nella prima fase la Professoressa Antonia Moropoulou, Responsabile Scientifico del progetto, ha presentato la relazione che riguardava gli aspetti tecnici e architettonici. La seconda relazione è stata presentata dal Sig. Nikolaos Moropoulos, il “Project manager”. La sensazione generale di ambedue le relazioni è stata positiva.

La sessione è iniziata con il saluto di benvenuto del Patriarca Greco a tutti i presenti.

La Professoressa Moropoulou, che nella prima parte dell’incontro aveva presentato la sintesi della relazione tecnica sulla prosecuzione del progetto di restauro dell’Edicola, ha esposto un’analisi dettagliata dei lavori evidenziando alcuni dei problemi riscontrati durante i lavori. Per ragioni di correttezza, alcune citazioni saranno prese direttamente dalla relazione.

La Professoressa Moropoulou ha parlato dei tentativi di conservazione realizzati fino ad oggi sull’Edicola, utilizzando materiali non idonei, che dovranno essere rimossi (cfr. Il rapporto, pagina 15).

“Questi interventi sono stati implementati dall’Ufficio Tecnico con l’uso di materiali incompatibili ed eseguiti con lo scopo di coprire i problemi sorti a causa della deformazione e disintegrazione dei materiali strutturali, piuttosto che con lo scopo di ripararli, così lo stato dei materiali strutturali è peggiorato. Questo problema è stato causato principalmente dall’uso di malta di cemento, come si può vedere in molte zone della parte inferiore della struttura (pagina 15 della relazione)”.

Nel corso dei lavori di esecuzione del progetto la squadra dei tecnici ha scoperto problemi che l’ha obbligata a eseguire alcune modifiche rispetto agli interventi previsti originariamente (cfr. relazione, pag. 26).

“La scoperta principale che ha cambiato il piano originale del lavoro è il fatto che le pietre che stanno intorno alla Sacra Roccia sono in stato di degrado avanzato e contengono pietre di forme irregolari e ruvide. Questa sezione ha bisogno di essere ricostruita nella parte inferiore altrimenti si potrebbe verificare un alto rischio per la stabilità del monumento e della Sacra Roccia sulla quale si trova parzialmente. Il lavoro verrà effettuato in modo tale da liberare il più possibile la Sacra Roccia dai pesi verticali” (pagina 26).

La Professoressa ha parlato a lungo sulle questioni concernenti le diverse malte già usate in passato, come pure sui recenti tentativi per questo tipo di conservazione.

Un altro problema evidenziato dalla professoressa è la presenza di umidità proveniente dalla parte sottostante l’Edicola, che dovrà essere risolto (cfr. Relazione, pagina 116).

“Inoltre si nota il bisogno sempre più impellente di realizzare un progetto di infrastruttura connessa. I vuoti, i canali sotterranei e gli scavi già effettuati intorno alla Sacra Edicola, sottolineano il bisogno di studiare e documentare l’aspetto storico in rapporto ad un progetto di infrastruttura. Perciò devono essere affrontati i due seguenti temi:

---La documentazione e la conservazione del pavimento

---La costruzione di un sistema di scarico

Perciò, l’implementazione di ristrutturazione deve procedere tenendo ben presenti i suddetti due aspetti (pagina 116)”.

Successivamente è seguita la presentazione del Sig. Nikolaos Moropoulos, il “Project manager”, che riguardava i dettagli amministrativi e finanziari. Un “Second regular progress report”, datato 20 Luglio 2016, illustrato a tutti i presenti.

Durante la sua relazione, il Sig. Moropoulos ha seguito uno schema per focalizzare i dettagli più importanti. Ha parlato della necessità dei Capi delle Tre Comunità di provvedere con ulteriori contribuzioni economiche al fine di coprire i costi che rimangono per finanziare il progetto; auspicando inoltre una migliore collaborazione con gli Architetti del Common Technical Bureau del Santo Sepolcro.

Il Sig. Moropoulos ha rilevato che il team avrebbe bisogno di più spazio nel laboratorio situato nella Galleria dei Latini. Ha anche rimarcato che le

comunità dovrebbero considerare una variante al percorso dei pellegrini che visita la Tomba, per garantir loro, una maggiore sicurezza.

Le due presentazioni sono durate circa un’ora e mezza.

Comitato dei Proprietari del Progetto

Dopo questo incontro, circa mezzogiorno, un secondo incontro fu tenuto negli uffici del Patriarca dove è iniziato l’incontro del Comitato dei Propertari del Progetto. Presenti all’incontro era un gruppo ristretto di persone, che includeva il Patriarca Greco Theophilos III, il Custode Fra Francesco Patton OFM, e i frati Francescani elencati sopra. Erano anche presenti gli Armeni, alcuni membri del clero Greco e la professoressa Antonia Moropoulou.

Il Patriarca Greco lesse da un testo preparato, dicendo che questo è un progetto comune. Ha affermato che si lavora per mantenere i servizi nel Santo Sepolcro. Ha ringraziato un numero di persone e istituzioni per i vari livelli di supporto.

Lo scopo dell’incontro era quello di “discutere temi strategici”. Il Patriarca Greco Ortodosso ha detto che “dobbiamo rispettare i tempi e dobbiamo andare incontro alle scadenze fissate per il pagamento”.

Fr. Athanasius Macora, OFM