
Nella mattina di giovedì 22 maggio, i frati della Custodia di Terra Santa si sono riuniti presso la Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme per celebrare una messa di ringraziamento per l’elezione del nuovo Papa, Leone XIV.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, e concelebrata da Mons. Adolfo Tito Yllana, Nunzio apostolico in Israele e Delegato apostolico a Gerusalemme e Palestina, e da fra Francesco Patton, Custode di Terra Santa.
Numerosi rappresentanti delle Chiese locali, orientali e protestanti, hanno partecipato alla celebrazione, manifestando così la loro vicinanza fraterna alla Chiesa latina e al nuovo Pontefice. Presenti anche diversi rappresentanti del corpo diplomatico europeo, a testimonianza del legame tra la comunità cristiana in Terra Santa e la comunità internazionale.

Durante l’omelia, Mons. Adolfo Tito Yllana ha voluto sottolineare l’importanza di accogliere con disponibilità e fiducia il ministero del nuovo Pontefice, esortando il popolo di Dio a riconoscere nella sua voce quella di Cristo stesso:
“A noi tutti, popolo di Dio, sacerdoti, consacrati e persino vescovi, è richiesto semplicemente di accogliere i suoi insegnamenti con cuore aperto, impegnandoci generosamente a seguire le sue indicazioni come pastore della Chiesa universale. Attraverso di lui, successore di Pietro, è il Signore Gesù Cristo stesso che ci parla.”

Il Nunzio ha poi ricordato il nucleo essenziale della fede cristiana, così come ribadito dallo stesso Papa Leone XIV nei suoi primi interventi pubblici:
“Ringraziamo il Papa per averci riportati alla semplicità di questa verità fondamentale: tutto scaturisce dall’amore di Dio in Cristo Gesù.
Questo è il cuore del Vangelo, che tutti noi siamo chiamati ad annunciare con zelo missionario fino ai confini della terra.”

Mons. Yllana ha concluso con parole di conforto e speranza per la Terra Santa, riconoscendo l’attenzione e l’amore che Papa Leone XIV ha già manifestato per questa regione:
“Per noi che viviamo in questa Terra Santa, è profondamente consolante che il Santo Padre conosca e ami questa terra benedetta. Inoltre, ha più volte richiamato le tragiche situazioni di Gaza, invocando il dono della pace e ammonendo i potenti della terra ad accorrere in aiuto dei poveri. Ama quindi questa terra non solo come luogo in cui si è compiuta la storia della salvezza, ma anche come terra in cui una fede cristiana viva continua ad esistere.
Uniti nella preghiera per il popolo di Gaza, in particolare per la nostra comunità cristiana, affidiamo al grido della nostra supplica il desiderio che ottengano pace e sicurezza, soprattutto i più deboli, i più fragili, i sofferenti.”

Al termine della celebrazione, prima della benedizione finale, il Patriarca ha recitato in latino una preghiera speciale per Papa Leone XIV. La liturgia si è conclusa con l’esecuzione di un inno solenne da parte dei cantori della Custodia, come segno di gioiosa gratitudine e comunione con il nuovo Vescovo di Roma.
Lucia Borgato
