Sono le dieci di mattina del 19 aprile. E’ questo il giorno in cui Israele ha deciso di ricordare quest’annno tutte le vittime dell’olocausto. A Gerusalemme, le sirene suonano in tutta la citta’. Le macchine si spengono, chi passeggia per le strade si ferma per due minuti di profondo raccoglimento. La citta’ santa e’ in silenzio, tutti fanno memoria di quella tragedia che colpi’ milioni di ebrei. Una ferita ancora aperta nel popolo di Israele. E che ogni anno viene ricordata con celebrazioni che durano tutta la giornata e qualche istante di silenzio. Per riflettere, e pregare.
Per non dimenticare
Sono le dieci di mattina del 19 aprile. E’ questo il giorno in cui Israele ha deciso di ricordare quest’annno tutte le vittime dell’olocausto. A Gerusalemme, le sirene suonano in tutta la citta’. Le macchine si spengono, chi passeggia per le strade si ferma per due minuti di profondo raccoglimento. La citta’ santa e’ in silenzio, tutti fanno memoria di quella tragedia che colpi’ milioni di ebrei. Una ferita ancora aperta nel popolo di Israele. E che ogni anno viene ricordata con celebrazioni che durano tutta la giornata e qualche istante di silenzio. Per riflettere, e pregare.