Nazareth: inaugurazione del nuovo centro parrocchiale | Custodia Terrae Sanctae

Nazareth: inaugurazione del nuovo centro parrocchiale

27 Novembre 2008

“Che cosa fai? Ma vieni! Te lo giuro, è magnifico, raggiungici!”. Prima che cominciasse l’inaugurazione, le porte del nuovo centro parrocchiale erano aperte. Le signore della Legione di Maria, come un flusso inarrestabile di formiche operaie, continuavano a portare tutte le pietanze che avevano preparato per il buffet. Alcuni curiosi avevano approfittato di questa apertura per visitare il centro. E non ne uscivano più. Uno di questi, incollato al telefono, invitava gli amici: “vieni, non crederai ai tuoi occhi!”. E sono circa 700, se non di più, coloro che sono accorsi e non hanno creduto ai loro occhi. Il nuovo centro parrocchiale di Nazareth è splendido. “È magnifico! È troppo! Veramente, ringraziamo il santo Padre e tutti i cristiani tedeschi e la Custodia”.

“Era da molto tempo che la parrocchia latina di Nazareth aspettava questo centro di Azione Cattolica. Pur essendo la più grande parrocchia latina del Medio Oriente, questa disponeva solo di una casa parrocchiale, ampia ma tuttavia insufficiente per i suoi 7000 fedeli. Erano i locali della scuola di Terra Santa a supplire tale carenza, senza poter offrire però tutte le comodità del nuovo centro.”, spiega il parroco, fra Amjad Sabbara.

Come è stato ricordato nei discorsi, la parrocchia e i suoi ultimi due parroci, fra Arturo Vasaturo e fra Maroun Younan, avevano richiesto personalmente e lavorato per questa costruzione, mentre la Custodia aveva messo a disposizione il terreno e supervisionato i progetti. Restavano da regolare due questioni, e non di poco conto: il permesso di costruire, per il quale il sindaco di Nazareth, il sig. Ramez Jaraisy spinse a favore –cosa che non pare essere andata da sé– e il denaro, più di un milione e mezzo di euro…
La quasi totalità della somma è frutto della generosità congiunta dei fedeli tedeschi e del santo Padre Benedetto XVI. I primi, in occasione del viaggio del Papa in Germania, avevano fatto una colletta, mentre il secondo, non appena ebbe ricevuto questo regalo dai suoi compatrioti, pensò di donarlo, specificando di voler destinare tale donazione ai cristiani di Terra Santa che vivono in Israele. Così è avvenuto che un milione di euro è stato messo a disposizione di tale progetto, e inviato al Custode nel dicembre 2006.

Quando poi una delegazione di vescovi tedeschi venne a posare la prima pietra, nel febbraio 2007, sapendo che il milione di euro non sarebbe bastato a coprire l’intera spesa del progetto, aggiunse un’ulteriore donazione, di circa 300.000 euro. La Custodia, che ha in carico la parrocchia di Nazareth, ha provveduto a completare le spese. Ma anche i cristiani di Nazareth hanno voluto partecipare: hanno infatti raccolto, tramite una colletta, 200.000 shekel (40.000 euro), che hanno permesso l’acquisto di attrezzature sportive High Tech.
“Spero che il Papa venga a visitare il suo centro!” ha detto una parrocchiana entusiasta. Nell’attesa, è una sua foto a renderlo presente nel pensiero pieno di gratitudine della folla che si accalca. Di fatti, senza bisogno di chiamare tanta gente per telefono, la gente è già qui. Arrivata in anticipo e già impaziente. Uomini, donne, bambini, religiosi e religiose, venuti ad accompagnare il Custode di Terra Santa per l’inaugurazione.

Lui, il Custode… ha saputo, mentre era in viaggio verso Nazareth, che la sua presenza era richiesta per una riunione importante la sera stessa, a Betlemme, con il Presidente dell’Autorità Palestinese. È stato così sostituito dall’economo della Custodia, fra Dobromir Jasztal. Anche il vescovo greco-cattolico per la Galilea, mons. Elias Chacour, ci teneva a partecipare alla cerimonia. Il centro parrocchiale, infatti, sarà aperto ai cristiani senza distinzione di confessione, come già avviene per il centro di Betlemme. In Galilea come nei Territori palestinesi, i cristiani sono la minoranza delle minoranze, e ciò favorisce l’avvicinamento.

Mons. Elias Chacour ha preso parte attiva nella cerimonia d’inaugurazione. Dopo che fra Dobromir ha pronunciato le preghiere di benedizione e che l’assemblea ha recitato il Padre Nostro, lui, insieme al parroco fra Amjad e al sindaco, hanno sciolto il nodo, inaugurando così ufficialmente il centro. Poi, mentre fra Dobromir procedeva alla benedizione di tutti i locali, che sono parecchi, la gente si è spostata nell’auditorium, dove avrebbero avuto luogo i discorsi. La sala era talmente piena che si doveva guardare dalle finestre o cercare di ascoltare dalle porte. E la gente era raggiante di gioia. Nessuno è stato dimenticato nei ringraziamenti, men che meno il Santo Padre, sempre presente in foto.

Ora non resta che arredare il centro, poiché ben presto questo accoglierà ogni sorta di gruppo, di tutte le età, per la formazione spirituale, così come umana, o artistica. “È importante, per i nostri giovani, disporre di un luogo d’incontro dove possano frequentarsi nelle condizioni migliori”, spiega fra Amjad. E prosegue: “La parrocchia di Nazareth è molto attiva: entro breve partirà un nuovo gruppo, la “fraternità di Maria di Nazareth”, per l’accompagnamento spirituale delle giovani coppie. Appena sposati, avranno un incontro mensile sul modello delle équipes Notre Dame. Contiamo già di tre fraternità, vale a dire trenta coppie. E poi ci sono la scuola del Bambin Gesù, e, per i più grandi, i Fioretti di san Francesco. Il Cristianesimo qui è molto vivace, e sta aumentando di numero”.

Le sfide non mancano, per questi cristiani arabi palestinesi di nazionalità israeliana, come si qualificano loro stessi. Il nuovo centro parrocchiale sarà la testimonianza della loro capacità di vivere e difendere questa identità multipla, nella gioia e nella fede.

MAB