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Lettera da Nicosia: “Raggi di speranza” nella bufera del Covid-19

Lettera da Nicosia: “Raggi di speranza” nella bufera del Covid-19

Quando abbiamo programmato gli Esercizi Spirituali, dal 2 al 6 marzo 2020, a Cipro non immaginavamo che questo sarebbe stato l’ultimo momento di normalità nella vita comunitaria e pastorale (vedi: Cipro: una Chiesa al servizio della comunità). Cipro ha introdotto le prime restrizioni contro il rischio di contagio da Covid-19 il 12 marzo, e poi il 24 marzo ha dichiarato il completo confinamento (lockdown) del paese. Questa notizia non è solo un dato di cronaca ma serve da sfondo alla storia che voglio raccontarvi e che può essere descritta come storia di “raggi di speranza” nella bufera del Covid-19. Questi “raggi luminosi” essenzialmente sono tre, e hanno i loro volti e i loro nomi: Gesù Misericordioso, san Barnaba e san Giovanni Paolo II.

Alla fine del 2019 il nostro capitolo conventuale aveva preso la decisione di continuare i lavori di restauro iniziati tre anni fa nella nostra chiesa della Santa Croce a Nicosia. Le tre restauratrici polacche della città di Cracovia, che avevano già lavorato negli anni scorsi da noi, sono arrivate a Nicosia l’8 marzo e hanno cominciato il restauro delle statue dei santi Pietro e Andrea insieme all’altare laterale fatto in legno, artisticamente elaborato. Il posto vuoto della nicchia centrale, dove negli ultimi anni è stata venerata una riproduzione del quadro di Gesù Misericordioso, è stato destinato alla nuova statua di san Barnaba, ordinata e scolpita in legno in Polonia. Si pensava di fare la benedizione della statua l’11giugno nella festa di San Barnaba, patrono principale di Cipro. Le restrizioni della pandemia ci hanno, di fatto, impedito di tenere la benedizione in questa data. Finalmente la statua dello scultore polacco Wojciech Pondel è stata benedetta domenica il 27 settembre. Una speciale preghiera a San Barnaba per la nostra parrocchia e per Cipro ha dato inizio ad una devozione al Santo Patrono dell’isola che adesso ha la sua statua nella nostra chiesa.

Le stesse restauratrici hanno rinnovato anche l’altare laterale della Immacolata. Al lavoro concluso, questa statua ha trovato una nuova sistemazione su un altro altare insieme alle statue di santa Lucia e santa Teresa del Bambino Gesù. Al posto della statua dell’Immacolata è stata messa una nuova tela con l’immagine di Gesù Misericordioso dipinta specificamente per questo altare da Justyna Mańkowska, una pittrice di Varsavia. La benedizione del quadro è stata fatta a porte chiuse, in una celebrazione trasmessa online, il 26 aprile, la 2a domenica di Pasqua, chiamata anche la Domenica della Misericordia Divina. Molti parrocchiani e visitatori, preoccupati e impauriti del contagio, e ossessionati dalle regole di restrizione, vengono ora davanti al quadro, accendono una candela e con fiducia pregano: “Gesù, confido in Te”.

Il terzo “raggio di speranza” è rappresentato dal busto di san Giovanni Paolo II che è stato svelato e benedetto il 16 ottobre, nella ricorrenza del 42° anniversario dell’elezione di Karol Wojtyła alla cattedra di san Pietro. Questo progetto è stato proposto e promosso dall’Ambasciata Polacca a Nicosia che, insieme alla Nunziatura Apostolica a Cipro e al convento francescano della Santa Croce, ha voluto commemorare il centenario della nascita di Karol Wojtyła. Il busto di san Giovanni Paolo II in bronzo è opera di Wojciech Pondel. L’opera è sistemata su una base in pietra con una scritta commemorativa in inglese e si trova nel giardino del convento che è situato nella zona neutra (Buffer Zone) di Nicosia, la capitale ancora divisa. Il motto: “Costruite ponti non muri” esprime un chiaro messaggio di speranza per Cipro e per il Medio Oriente.

Nella stessa cerimonia è stata svelata la lapide commemorativa della visita a Cipro del papa emerito Benedetto XVI (4-6 giugno 2010). Quest’anno ricorre il decimo anniversario di questo storico pellegrinaggio del Successore di Pietro nell’isola di san Barnaba. Sotto il medaglione in bronzo, che riprende l’immagine di papa Benedetto XVI, e la medaglia commemorativa del suo pellegrinaggio a Cipro, si trova una scritta incisa in marmo e che evoca la storica visita e la Santa Messa celebrata dallo stesso papa Benedetto XVI nella chiesa della Santa Croce a Nicosia. Il testo della lapide riporta una citazione del papa che rivolge un appello, attuale anche oggi, ai cattolici di Cipro: “Sforzatevi di costruire un futuro migliore per la Chiesa e per il vostro paese”. Avendo in mente tale invito, credo che possiamo chiamare questa “lapide commemorativa” un altro piccolo “raggio della speranza” nell’orizzonte dell’anno 2020 colpito dalla tormenta del Covid-19.

Fr. Jerzy Kraj OFM
Guardiano della Chiesa della Santa Croce
Nicosia, Cipro

 

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