Francescani e i Maroniti presentato ufficialmente al Festival del Libro Libanese | Custodia Terrae Sanctae

Francescani e i Maroniti presentato ufficialmente al Festival del Libro Libanese

Il libro di fra Halim Noujaim e del Dott. Pierre Moukarzel, è stato presentato al Festival di Intelias in Libano, l’11 Marzo 2010. Il Festival è organizzato da un grande movimento culturale libanese e, oltre ad essere una mostra, si incarica della presentazione ufficialmente i libri di un certo valore accademico, di recente pubblicazione.

"I Francescani e i Maroniti” è stato infatti pubblicato il 28 Novembre 2009, in occasione del Congresso Francescano per la chiusura dell’ottavo centenario dell’Ordine dei Frati Minori.

I libro è scritto in arabo, e si sta preparando la traduzione in italiano, lingua in cui si spera di stamparlo alla fine della prossima estate. Esso tratta delle relazioni dei francescani con i maroniti, dal 1233 fino al 1516, cioé dai primi inviati francescani della Santa Sede, fino all’inizio dell’impero ottomano.

In questo libro si leggono molte pagine di gloriosa storia francescana, che evidenziano la completa fiducia della Santa Sede e dei maroniti nei francescani, che hanno lavorato come delegati e portavoce fra le due parti, favorendo i loro contatti, sia al tempo dei mamelucchi che in quello dell’impero ottomano.

Il libro è il primo volume di una serie dedicata allo studio del tempo dei mamelucchi (1233-1516). Essi fecero tutto il possibile per rompere qualunque contatto dei maroniti con la Santa Sede; infatti consideravano quelli che mantenevano il contatto con la Santa Sede come traditori, e come tali meritevoli di morte.

Gli Autori dimostrano come i francescani siano riusciti a salvare "capra e cavoli", facendo da ambasciatori sia dei Maroniti che della Santa Sede, anche a rischio della propria vita.

La Santa Sede si é appoggiata ai Francescani per risolvere i vari problemi che sorgevano nella Chiesa Maronita, riuscendo a rimettere la pace tra i maroniti in molte occasioni. I Maroniti sono gli unici orientali che non si sono mai staccati dalla Chiesa romana: avevano una speciale devozione al Sommo Pontefice, che hanno sempre considerato Successore di Pietro e Vicario di Cristo. Essi hanno sempre accettato le decisioni della Santa Sede con umile sottomissione, fino ad affermare, al tempo di Leone X: “Leone ha parlato, la causa è finita”. Per questo, vari Sommi Pontefici hanno definito i Maroniti "le rose in mezzo alle spine".

Nel Libro dedichiamo un capitolo speciale al grande apostolo dei Maroniti, il Beato Grifone, che passò più di venticinque anni tra i maroniti (1450-1475).

Un altro capitolo è dedicato al grande teologo, Gabriele Ibn-Kila’i (1450-1516), che fu scrittore di grandi opere di Teologia e Dogmatica. Le sue opere vengono oggi esaminate da vari studiosi, e molti ne hanno fatto soggetto delle tesi di Laurea. Purtroppo è quasi ignorato da noi francescani. Gabriele Ibn-Kila’i ha scritto anche opere di scienze naturali e di astronomia, e viene considerato il padre della poesia popolare araba. Proprio scrivendo in poesia popolare egli ha narrato la storia dei maroniti; le sue poesie sono una ricca fonte storica, che abbraccia vari secoli di storia maronita e libanese. È sua la teoria secondo cui, quando i maroniti sono uniti e soggetti alla gerarchia ecclesiastica sono forti e nessuno li poteva vincere; al contrario quando sono divisi diventano deboli e assoggettati ad altri.

Questo è quanto posso anticipare su questo grande poeta e teologo che ho iniziato a studiare per la preparazione del secondo volume di questa serie e il primo che esamina a fondo l’opera di Gabriele Ibn-Kila’i.

Fra Halim Noujaim ofm