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Dal 1969, a Nazareth, fino all’incontro del 2025: i Congressi Internazionali dei Commissari di Terra Santa

Cinquant’anni di incontri, di ascolto e di riflessione.
I Congressi Internazionali dei Commissari di Terra Santa rappresentano un filo d’oro che unisce i frati francescani sparsi nel mondo alla Custodia di Terra Santa, cuore pulsante della presenza cristiana nei Luoghi di Gesù.
Dal primo congresso nel 1969 fino al prossimo previsto nel 2025, la storia di questi appuntamenti racconta un cammino di fraternità, di comunione e di testimonianza evangelica vissuta tra le sfide del mondo contemporaneo. 

Nazareth, 1969 – L’inizio di un cammino 

Il primo congresso si tenne nel 1969 a Nazareth, sotto la cupola appena inaugurata della nuova Basilica dell’Annunciazione.
Era un tempo di fermento ecclesiale, a pochi anni dal Concilio Vaticano II, e la Custodia cercava di ridefinire il proprio ruolo nel dialogo con la modernità e con le altre religioni.
In quell’occasione i Commissari di Terra Santa — frati sparsi in tutto il mondo con il compito di sostenere spiritualmente e materialmente la Custodia — si riunirono per la prima volta per riflettere insieme sulla loro missione. 

Il tema centrale fu la presenza francescana come segno di pace e custodia della memoria evangelica.
Fu un incontro semplice ma profetico: pose le fondamenta di una rete mondiale di fraternità al servizio della Terra Santa e dei suoi pellegrini. 

Gerusalemme, 2006 – Il ritorno dopo quarant’anni 

Bisognerà attendere quasi quattro decenni per ritrovare un nuovo Congresso Internazionale.
Il secondo congresso fu inaugurato a Gerusalemme il 19 novembre 2006, in un contesto completamente rinnovato: globalizzazione, nuovi mezzi di comunicazione e crescenti tensioni in Medio Oriente. 

L’incontro, curato da fra Artemio Vítores, fra Jerzy Kraj, fra Nicolás Márquez e fra Stéphane Milovitch, riunì 80 commissari provenienti da tutti i continenti.
Il Ministro Generale fra José Rodríguez Carballo aprì i lavori con una Messa al Cenacolino, invitando a “ritrovare la grazia delle origini” e a vivere “con autenticità le dimensioni di Vangelo, fraternità, minorità e missione”. 

Tra le giornate più significative, quella dedicata alla Colletta del Venerdì Santo, definita “la linfa vitale della Custodia”.
Non mancò il momento artistico: il concerto dell’Istituto Magnificat e del coro “Jasmine”, diretto da Hania Soudah Sabbara, divenne simbolo di un dialogo tra culture e fedi, in nome della pace. 

“Il Commissario non è solo un amministratore — ricordò fra Pierbattista Pizzaballa, allora Custode di Terra Santa — ma un testimone e un ponte tra la Chiesa universale e la Terra di Gesù.” 

2012 – Un nuovo slancio missionario 

Dal 30 gennaio al 4 febbraio 2012, Gerusalemme accolse il III Congresso Internazionale.
Oltre 90 delegati da 40 nazioni affrontarono un tema chiave: 

“Potenziare e adattare la missione ai nuovi tempi e alle nuove esigenze ecclesiali.” 

La riflessione si concentrò sul ruolo pastorale dei Commissari come promotori di pellegrinaggi autentici e di una comunicazione evangelica radicata nella spiritualità francescana.
Fu un momento di confronto e di rilancio, che segnò una nuova stagione di collaborazione internazionale. 

2018 – Il pellegrinaggio come evangelizzazione 

Il IV Congresso, svoltosi dal 26 novembre al 2 dicembre 2018, ruotò attorno a un tema che sintetizzava la missione francescana di sempre: 

“La pastorale del pellegrinaggio: accoglienza, memoria, evangelizzazione.” 

Vi presero parte circa 70 Commissari.
Tra gli interventi più rilevanti, quello del cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, e di mons. José Octavio Ruiz Arenas, del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione.
Il Custode fra Francesco Patton sottolineò la responsabilità di ogni Commissario di “raccontare la Terra Santa come Vangelo vivente”. 

Il congresso ribadì quattro compiti fondamentali dei Commissari: 

  • far conoscere la Terra Santa e la sua gente; 
  • promuovere la Colletta pro Terra Santa; 
  • accompagnare i pellegrini come esperienza di fede; 
  • essere operatori di pace e comunione. 

2025 – Ambasciatori di pace 

Il V Congresso Internazionale dei Commissari di Terra Santa si svolgerà a Gerusalemme dal 19 al 25 novembre 2025.
Il tema scelto — “Ambasciatori di pace: ascoltare, sostenere, annunciare la Terra Santa” — risuona come un invito urgente nel contesto drammatico dei conflitti che ancora segnano la regione. 

Tra i relatori annunciati figurano fra Francesco Ielpo, attuale Custode di Terra Santa, e il Patriarca Pierbattista Pizzaballa.
L’obiettivo sarà riaffermare il ruolo dei Commissari come messaggeri di riconciliazione, capaci di coniugare solidarietà concreta e testimonianza evangelica. 

“In un tempo ferito dall’odio — spiega fra Ielpo — i Commissari sono chiamati a essere voce di speranza, custodi del dialogo e artigiani di pace.” 

Un’eredità viva 

Dalla Nazareth del 1969 alla Gerusalemme del 2025, i Congressi Internazionali dei Commissari di Terra Santa raccontano una storia di fedeltà e di rinnovamento.
Dietro ogni edizione, il filo rosso di una vocazione: essere frati minori al servizio della memoria viva del Vangelo, nei luoghi dove esso è nato. 

Cinque congressi, un’unica missione:
custodire, annunciare e amare la Terra di Gesù come casa di tutti. 

Francesco Guaraldi

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