Commissari in formazione a Gerusalemme

Commissari in formazione

Corso di aggiornamento per i commissari di Terra Santa italiani

I commissari di Terra Santa di lingua italiana si sono ritrovati a Gerusalemme per vivere insieme momenti di formazione, incontro e condivisione. Dall’1 al 9 giugno, una ventina di frati hanno seguito il corso su “Gerusalemme città santa”.

Un corso per innamorarsi

Il corso per i Commissari è stato organizzato dallo Studium Biblicum Franciscanum (SBF). Il programma ha unito aspetti teorici e pratici, con lezioni in aula ed escursioni a Gerusalemme e dintorni. “L’idea di fondo è fare innamorare i Commissari al tema di Gerusalemme, della Città Santa, che è il cuore del pellegrinaggio, perché a loro volta possano trasmettere questa passione” racconta fr. Alessandro Coniglio, segretario dello SBF e tra i relatori del corso.

La Custodia a 360 gradi

I Commissari hanno anche avuto incontri con la comunità locale e i responsabili delle diverse opere e attività della Custodia di Terra Santa. “C’è questo scopo di far innamorare sempre di più i Commissari alla missione della Custodia a 360 gradi” ha sottolineato fr. Coniglio. È significativo, da questo punto di vista, che i Commissari siano stati ospitati a San Salvatore, sede della Custodia, dove ci sono anche una scuola, la parrocchia, il seminario teologico. “Tutto questo ha permesso una vera immersione nella vita della Custodia”.

Corsi e percorsi

Una giornata del corso è stata dedicata al trekking biblico al Wadi Qelt (una gola che dalle colline del deserto di Giuda, vicino a Gerusalemme, arriva fino a Gerico). “Questo tipo di attività ci permette di visitare la terra attraversandola fisicamente” sottolinea fr. Matteo Brena, presidente della Conferenza dei Commissari di Terra Santa di lingua italiana.

Quello di muoversi a piedi è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede in Occidente. “Anche la Terra Santa può rispondere a questa esigenza di tornare a un ritmo più lento. Anzi, con qualcosa in più: non solo bei cammini naturalistici, ma anche densi e impregnati di storia biblica che è storia di salvezza”.

Nuove prospettive

Secondo fr. Matteo, “i Commissari oggi devono interrogarsi su questa nuova modalità di visita dei luoghi e di attraversamento della Terra Santa, e iniziare a discutere su come offrire nuove tipologie di pellegrinaggio o completare e arricchire quelle esistenti”. Un processo che è favorito anche dalla giovane età dei Commissari. “In questi ultimi anni, i provinciali italiani, in accordo con la Custodia, hanno voluto nominare Commissari più giovani per innescare un processo di rinnovamento dei Commissariati e nuove modalità di condurli”.

 

Marinella Bandini