Come pregare al Santo Sepolcro durante la Quaresima? | Custodia Terrae Sanctae

Come pregare al Santo Sepolcro durante la Quaresima?

Gerusalemme, 19 marzo 2011

Lo Stato d’Israele e l’Autorità palestinese da tre o quattro anni si congratulano per i record delle visite registrate nel Paese dal Ministero del Turismo. Se da una parte è incontestabile l’ottima condizione dell’economia legata al pellegrinaggio e al turismo, dall’altra, questa situazione innesca degli effetti collaterali: i luoghi santi sono presi d’assalto, le guide non sempre si mostrano rispettose e tra le folle che caratterizzano le navate delle chiese in questo periodo, il pellegrino si cura maggiormente di tenere il posto acquisito a fatica piuttosto che meditare sul mistero commemorato in questo luogo.

A questo proposito, le domeniche al Santo Sepolcro sono diventate sgradevoli. Ci si accalca, ci si scavalca davanti alla Tomba del Cristo.
È ben lontana l’alba della Resurrezione in un giardino deserto.

Per quelli che, in mezzo a tanto rumore e confusione, non riescono a “entrare in se stessi” e concentrarsi per meditare i misteri della Passione, c’è un buon metodo per entrare in preghiera malgrado tutto: seguire la processione dei francescani, che viene celebrata tutti i giorni, ma in modo particolarmente solenne durante le domeniche di Quaresima. In tali occasioni essa è presenziata dal Patriarca (o dal suo rappresentante) e dai seminaristi francescani insieme a quelli del Patriarcato.

Mettetevi al seguito dei frati minori, guardiani dei luoghi santi. Se talvolta essi devono controllare il fervore dei pellegrini, è perché sono là da otto secoli per assicurare sui luoghi della Salvezza una vera vita di preghiera.

Iscrivete i vostri passi nei loro, approfittate della vita del santuario che in un istante si fissa intorno a loro, recitate con loro il Padre Nostro, Salve o Regina, cantate con loro la Vexilla Regis, lasciatevi prendere dal gregoriano, lasciatevi trasportare dall’organo, girate e girate ancora intorno al Sepolcro vuoto. E se l’esperienza del pomeriggio non vi basta, unitevi a loro ancora una volta per l’Ufficio delle Letture delle undici e mezza di sera. Quando vedrete i celebranti uscire dalla Tomba, portando ben alto il Vangelo, quando ascolterete proclamare la Resurrezione, allora sì, sarete arrivati alla sorgente della Salvezza. Allora, tendendo bene l’orecchio, in questo insolito giardino che la vostra preghiera e quella dei vostri fratelli avrà fatto rifiorire, potrete sentire la voce di colui che vi chiama per nome, come in quel mattino di Pasqua.

Mab