Cerimonia di benvenuto nell’Aeroporto Internazionale Ben Gurion (Tel Aviv, 25 maggio 2014) | Custodia Terrae Sanctae

Cerimonia di benvenuto nell’Aeroporto Internazionale Ben Gurion (Tel Aviv, 25 maggio 2014)

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Aeroporto Internazionale Ben Gurion (Tel Aviv) Domenica, 25 maggio 2014

Signor Presidente,
Signor Primo Ministro,
Eminenze, Eccellenze, Signore e Signori, Fratelli,

vi ringrazio cordialmente per l’accoglienza nello Stato di Israele, che ho la gioia di visitare in questo mio pellegrinaggio. Sono grato al Presidente, Signor Shimon Peres, e al Primo Ministro, Signor Benjamin Netanyahu, per le cortesi espressioni rivoltemi, e ricordo volentieri gli incontri avuti con loro in Vaticano. Come sapete, vengo pellegrino a 50 anni dallo storico viaggio del Papa Paolo VI. Da allora sono cambiate molte cose tra la Santa Sede e lo Stato di Israele: le relazioni diplomatiche, che ormai da un ventennio esistono tra noi, hanno favorito l’accrescersi di rapporti buoni e cordiali, come testimoniano i due Accordi già firmati e ratificati e quello in via di perfezionamento. In questo spirito rivolgo il mio saluto a tutto il popolo d’Israele ed auguro che si realizzino le sue aspirazioni di pace e prosperità.

Sulle orme dei miei Predecessori sono giunto come pellegrino in Terra Santa, dove si è dispiegata una storia plurimillenaria e sono accaduti i principali eventi legati alla nascita e allo sviluppo delle tre grandi religioni monoteiste, l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam; perciò essa è punto di riferimento spirituale per tanta parte dell’umanità. Auspico dunque che questa Terra benedetta sia un luogo in cui non vi sia alcuno spazio per chi, strumentalizzando ed esasperando il valore della propria appartenenza religiosa, diventa intollerante e violento verso quella altrui.

Segue
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