Bentornati a casa | Custodia Terrae Sanctae

Bentornati a casa

2012/07/12

Bentornati a casa

Welcome Back, bentornati a casa. 40 giovani palestinesi provenienti da tutto il mondo sono tornati qualche giorno fa, nella loro terra d’origine, la Palestina. Per alcuni e’ la prima volta, per altri e’ l’occasione di far visita alla propria famiglia dopo molti anni. In ogni caso, un’occasione unica per rafforzare un’appartenenza mai dimenticata.

“Certo che mi sento palestinese, sono orgoglioso della mia identita’”

“Si, sono gelosa del mio patrimonio culturale”.

“Vivo in America, ma la Palestina e’ la mia casa”.


“Anche se vivo lontano da qui, porto la mia terra nel cuore, e mi sento a casa in qualunque parte del mondo”.

Accolti dalla banda degli scout di Betlemme, i giovani palestinesi sono giunti all’Azione Cattolica nel tardo pomeriggio di lunedi’ 9 luglio, accolti dal ministro del turismo e da altre autorita’ locali. E’ a quel punto che in corteo si sono incamminati per una passeggiata per le vie della citta’, fino al Comune. Nel lento camminare tra i suq della citta’ vecchia, c’e’ chi ricorda e guarda con commozione i luoghi della sua infanzia, cosi’ cambiati dalla vicende di questo ultimo periodo, e c’e’ chi osserva tutto per la prima volta, ed e’ chi la Palestina l’ha vista solo nei sogni.

“Sono molto entusiasta, nonostante lo stress del lungo viaggio e’ una gioia essere arrivati qui, accolti da tante persone che ti vogliono salutare. E’ stato interessante vedere Betlemme, l’entusiasmo delle gente che ci e’ venuta a vedere, mi aspetto molto da questo viaggio”.

“mi sento benissimo, e’ la prima volta che vengo qui e sono curiosissimo di vedere la Palestina”.

“I miei genitori sono entrambi palestinesi e mi hanno raccontato un sacco di storie su questa terra. E poi io ho letto molto, ho visto tante cose in televisione e finalmente oggi sono qui. E’ davvero incredibile”.

Ed e’ bello essere tornati a casa. La municipalita’ di Betlemme ha salutato ufficialmente i ragazzi e ha dato loro il benvenuto nella citta’ dove e’ nato Gesu’. Nella citta’ dove – ha detto il segrtario - e’ nata la pace e oggi c’e’ la guerra, nel luogo dove e’ nato l’amore, e dimora ancora l’odio. Per questo la raccomandazione conclusiva rivolta a tutti: “questi giorni siano per voi momenti di svago e di vacanza, ma tornando, dite ai vostri amici che qui abbiamo bisogno di pace”.