Anno giubilare dell’Apostolo Paolo: Il Convegno Internazionale a Damasco | Custodia Terrae Sanctae

Anno giubilare dell’Apostolo Paolo: Il Convegno Internazionale a Damasco

Dal 23 al 25 aprile si è tenuto a Damasco il symposium su san Paolo, promosso dalla Custodia di Terra Santa per celebrare l’anno giubilare di san Paolo. È stato dedicato a fra Michele Piccirillo, morto ad ottobre dello scorso anno, ma che per questo Convegno aveva dato consigli e suggerimenti preziosi.

Il Convegno nasce dall’impegno di un’apposita Commissione che il Discretorio custodiale ha nominato il 6 marzo 2008, presieduta da fra Claudio Bottini, decano dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, alla quale hanno partecipato molto attivamente fra Romualdo Fernández, responsabile del Memoriale di san Paolo a Damasco e fra Ignazio De Francesco della Piccola Famiglia dell’Annunziata di don Dossetti. La particolarità di questo symposium è quella di aver voluto sottolineare non tanto l’aspetto biblico - svolto in quest’anno paolino da molti Centri specializzati - quanto il rapporto tra San Paolo e le chiese orientali; richiamando l’attenzione sulla patristica siriaca, san Paolo nelle liturgie orientale, negli scritti apocrifi dei primi secoli, nei manoscritti arabo-cristiani medievale, e con un riferimento a San Paolo oggi nel Medio Oriente. Per questo l’abbiamo titolato: Paolo letto dall’Oriente. La sua singolarità è anche dovuta al fatto di potersi svolgere nella città che ha la più grande rilevanza nella storia dell’Apostolo delle Genti: Damasco. Questa città e la sua regione, la Siria, fu anche la prima porta di irradiazione dell’annuncio di cui Paolo si fece portatore, tanto verso Oriente quanto verso Occidente. Come Paolo, figlio di tre culture (semitica, greca, latina), anche Damasco (e la Siria) fu crogiolo di culture in dialogo, e lo rimane tutt’oggi.

Si sono tenuti a Damasco ed in Italia alcuni incontri preparatori, concretizzando il programma, scegliendo i Relatori, e fissandone la data dopo la Pasqua degli ortodossi. Il symposium è stato promosso dalla Custodia di Terra Santa, servendosi delle sue due istituzioni: il Centro Francescano di Studi Orientali Cristiani del Muski-Cairo (SOC) e il Memoriale di san Paolo a Damasco, in collaborazione con il Patriarcato Melkita di Damasco e la syriaca, l’università di Padova. Il Convegno è stato onorato dalla presenza di S. Em.za Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, Cardinale Arciprete della Basilica di San Paolo fuori le mura in Roma, e responsabile delle celebrazione per l’anno giubilare paolino, giunto a Damasco il 22 aprile.

Il 23 aprile, alle ore 17, Relatori e partecipanti si sono trovati nella cattedrale patriarcale greco-cattolica di Damasco, e S.B. Gregorios III Laham, ha indirizzato a tutti un breve saluto, illustrando il significato del convegno su san Paolo, la cui figura è viva nella città di Damasco. S.Em. il cardinale Montezemolo, la ringraziato dell’invito manifestando la sua gioia per l’ospitalità nella Città di san Paolo. Anche S.Ec. Mons. Mario Zenari, Nunzio Apostolico, che da meno di un mese è arrivato a Damasco, ha voluto salutare i presenti. Dopo un canto e una breve preghiera, siamo andati processionalmente al salone delle conferenze, accompagnati gli scouts con canti e musica. Tutto l’ambiente ben decorato faceva respirare un’aria di festa e giubilo. Qui, il saluto di benvenuto è stato portato da fra Firas e fra Francesco, che hanno presentato il programma.

Il primo giorno, giovedì 23 aprile, fra Vincenzo Mistrih OFM, del SOC del Muski-Cairo, ha svolto il ruolo di Moderatore. Il Delegato del Custode, fra Filippo Mistrih, ha dato lettura del messaggio di fra Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa. Quindi si è data lettura del saluto del Ministro della Cultura, S.E. Dr. Ryad Na’asan Agha. S.E. il Mufti della Repubblica, ha fatto presentare il suo saluto dal Cheikh Ala ed-Din Za’atari, nel quale ha voluto sottolineare che cristiani e musulmani sono figli di un unico Dio, e siamo vicini in tanti aspetti dottrinali e di vita. Questa vicinanza si deve riflettere nel nostro agire, insieme e gli uni verso gli altri. Lavori e conferenze sono stati presentati da Ignazio De Francesco, e hanno compreso Paolo a Damasco di fra Marcello Buscemi, OFM; Reazione al paolinismo dal II sec. a est del Giordano, di fra Fréderic Manns, OFM; Verso e oltre Damasco: le strade percorse da san Paolo di fra Romualdo Fernández. È seguito un momento di domande-risposte sulle relazioni svolte.

Venerdì 24, con Moderatori il prof. Shafiq AbuZayd e il prof. George Khawam, hanno svolto le loro relazioni la dott.sa Monica Casadei, su Paolo nella letteratura siriaca tra II e V secolo; il Prof. Emidio Vergani, su Paolo nell’esegesi di s. Efrem Siro; la prof.sa Susanna Elm, su Paul as conceived by Gregory of Nazianzus - are there Syriac influences?; il prof. Paul Feghali ha svolto il tema Leggere e comprendere Paolo oggi; S.E. Mons. Louis Sako ha parlato di Paolo nell’innografia liturgica siriaca orientale. Nel pomeriggio, la lezione su Paul in the Syriac Monastic Tradition before Chalcedon 452 AD è stata svolta dal Prof. Shafiq AbuZayd; Paolo nella letteratura arabo-cristiana dei Copti da fra Awad Wadi, OFM; S.E. Mons. Silvanus Boutros Na‘me, Arcivescovo siro-ortodosso di Homs ha parlato di Paolo nella predicazione della Chiesa siro-ortodossa; Paolo lingua profumata: il Maestro delle genti nella tradizione etiopica è stato presentato dal prof. Tedros Abraha; L’influsso paolino sulla liturgia bizantina, lezione di S.E. Mons. Boulos Yazji ha chiuso il ciclo di conferenze del venerdì. E’ poi seguita alle ore 21, nel memoriale di San Paolo, la proiezione del film Damasco ci parla, girato a Damasco da artisti siriani musulmani e cristiani e che illustra la vita di Saulo a Gerusalemme, il percorso da Gerusalemme a Damasco, la chiamata, il battesimo e la sua esperienza cristiana in Damasco.

Altrettanto ricca la giornata di Sabato 25, cui la prof.sa Susanna Elm e il prof. Pirone hanno fatto da Moderatori: si è iniziato con Paolo nella liturgia copta, di fra Basilios Mamduh, OFM; quindi il prof. Bartolomeo Pirone ha illustrato Paolo nelle opere di al-Mu’taman Ibn al-’Assal; Paolo nella letteratura apocrifa cristiana, è stato il tema svolto dal prof. Giovanni Rizzi; il prof. George Khawam ha parlato di Paolo, mistico e missionario. Il pomeriggio ha visto le relazioni di: fra Vincenzo Mistrih, OFM, Le Grand Commentaire armenien des Lettres de St. Paul par le Mekhitariste Gabriel Avedikian, Venise 1806; L’ospitalità nell’epistolario paolino e nella legislazione di Rabbula, della dott.sa Claudia Tavolieri. Quindi fra Ignazio De Francesco, della Piccola Famiglia dell’Annunziata e fra Firas Lutfi, OFM, hanno presentato Conclusioni e prospettive future. Il Convegno si stava quindi volgendo al termine e il Patriarca greco-melkita S.B. Gregorio III ha illustrato Paolo e il dialogo tra le culture in Medio Oriente, mentre Riscoprire Paolo: un bilancio delle celebrazioni paoline intorno al mondo è stata la conclusione offerta dal Card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo. Una mostra pittorica su san Paolo ha fatto da sfondo al cocktail offerto nel cortile del Patriarcato, cui ha fatto seguito, interpretato dai giovani nella parrocchia latina di Bab Touma il recital La carità non avrà mai fine (1Co13,8).

Domenica 26 aprile, la santa Messa celebrata al Patriarcato Melkita, voluta dalla Nunziatura apostolica e presieduta dal S.Em. il Cardinale Montezemolo, ha ricordato in modo particolare l’anniversario dell’elezione del Santo Padre, e pregato per il suo prossimo Pellegrinaggio in Terra Santa. La partecipazione di Relatori e Partecipanti del Convegno promosso dalla Custodia, ne ha costituito quasi una continuazione e l’ideale conclusione.

Hanno partecipato al Symposium Religiose venute da Aleppo, dal Libano e dall’Egitto; Sacerdoti, Catechisti e laici di tutti i riti, con una media di circa cento cinquanta partecipanti ad ogni conferenza. Un ringraziamento particolare al prof. Bartolomeo Pirone, a fra Ignazio De Francesco e a fra Firas Lutfi per la collaborazione puntuale e competente.

Si è poi deciso che la Direzione del SOC del Cairo, pubblichi tutte le conferenze in due volumi, dei quali il primo nelle lingue europee, usando l’inglese o il francese per quelle presentate in arabo; il secondo sarà scritto tutto in arabo, stampandolo in Libano per facilitarne la distribuzione. Si spera di completare l’opera nell’estate 2009. Tanto i conferenzieri come i partecipanti hanno lodato lo svolgimento del convegno, la sua riuscita, e il carattere altamente scientifico. Molti hanno espresso il desiderio di organizzare eventi simili a Damasco, con scadenza biennale.

Fra Romualdo Fernandez