Una relazione che ci trasforma e trasfigura | Custodia Terrae Sanctae

Una relazione che ci trasforma e trasfigura

II Domenica di Quaresima C

Continua la collaborazione tra VITA TRENTINA  e fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa nella rubrica "In ascolto della Parola". Al suo fianco le formichine di Fabio Vettori, interpreti della Parola, di domenica in domenica.

Gn 15,5-12.17-18; Fil 3,17-4,1; Lc 9,28-36

«Il Signore Gesù Cristo trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose». Fil 3,21

Il tema dell’alleanza è centrale in tutta la Bibbia. Basti pensare all’alleanza di Dio con Abramo e a quella con il popolo d’Israele ai piedi del Sinai, o all’alleanza nuova che Gesù inaugura nell’ultima cena e della quale facciamo memoria ogni volta che celebriamo l’Eucaristia.

Il tema dell’alleanza sta ad indicare che Dio si impegna con una persona e con un popolo e che un popolo e una persona accettano questa proposta di impegno e a loro volta scelgono di impegnarsi con Dio. Ciò si nota particolarmente nella prima lettura, tratta dal libro della Genesi, dove è narrata l’alleanza tra Dio e Abramo, nel quale è compresa la sua stessa discendenza. Questo impegno personale e comunitario comporta anche il superamento (soprattutto attraverso la preghiera) di momenti difficili, oscuri, di tentazione e di smarrimento.

L’alleanza cristiana è un’alleanza in Gesù Cristo e nello Spirito Santo. In questa dimensione di alleanza noi siamo entrati a partire dal nostro battesimo, nel quale Dio si è impegnato totalmente e personalmente con noi e noi pure ci siamo impegnati totalmente e personalmente con Lui. Questa alleanza noi la rinnoviamo e a questa alleanza attingiamo forza ogni volta che celebriamo i sacramenti. In questo senso la quaresima ci fa recuperare proprio il significato di impegno-alleanza che sta alla base della nostra vita cristiana. Nell’unione con Cristo, ci ricorda san Paolo, siamo portati a una progressiva trasformazione della nostra esistenza e della nostra persona, per la partecipazione al potere pasquale e trasformante di Gesù Cristo risorto: «Il Signore Gesù Cristo trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose» (Fil 3,21).

Alleanza, Trasfigurazione e Pasqua sono intimamente connesse. La trasfigurazione di Gesù, che avviene mentre lui è in preghiera, ci fa comprendere che alla sua Pasqua tende tutta l’antica alleanza, qui rappresentata in Mosè ed Elia, cioè “la Legge e i Profeti”, che parlano “del suo esodo” (cfr. Lc 9,30). Inoltre, dalla Pasqua (esodo) di Gesù dipendono la successiva crescita ed il successivo sviluppo della Chiesa, qui rappresentata da Pietro, Giacomo e Giovanni (cfr. Lc 9,28). Dalla trasfigurazione e dalla Pasqua di Gesù derivano anche la trasfigurazione e la Pasqua dell’umanità, a patto che Gesù venga ascoltato ed accolto come il Figlio e l’inviato di Dio: «Questi è il Figlio mio, l’eletto, ascoltatelo» (Lc 9,35).

L’alleanza con Dio in Gesù Cristo e nello Spirito Santo ci porta quindi a vivere anche noi un’esistenza trasfigurata. Questo è anzitutto un dono che ci viene fatto e che dovrebbe suscitare riconoscenza. Ma accanto al dono si affaccia l’impegno personale a “rimanere saldi nel Signore” (Fil 4,1), perché il compimento di questa trasformazione avverrà nell’incontro finale con lui.

 

di fr. Francesco Patton, ofm

Custode di Terra Santa

II quar