Domenica 18 giugno 2006, celebrati i giubilei di alcuni Francescani della Custodia di Terra Santa | Custodia Terrae Sanctae

Domenica 18 giugno 2006, celebrati i giubilei di alcuni Francescani della Custodia di Terra Santa

La chiesa di San Salvatore a Gerusalemme questa mattina è stata spettatrice di un evento di gioia per la fraternità della Custodia di Terra Santa.

Otto confratelli hanno infatti festeggiato i loro anniversari di ordinazione sacerdotale o di professione religiosa con una solenne concelebrazione eucaristica. Il presidente della celebrazione è stato P. Stanislao Loffreda, che compie il prossimo 29 giugno i cinquant’anni di sacerdozio: concelebranti principali il P. Samir Narouz, al suo venticinquesimo di ordinazione, e il P. Vittorio Bosello, al traguardo dei venticinque anni di vita religiosa. Hanno assistito alla S. Messa il P. Basilio Talatinian e Fr. Salvatore Comunale, rispettivamente ai 75 e ai 70 anni di vita religiosa.

Assenti alla cerimonia il P. Vianney Delalande, al sessantacinquesimo di ordinazione presbiterale, il P. Domingo Savio Silva Damascena, che festeggia i 25 anni di ordinazione e Fr. Rafael Dorado ai suoi 60 anni di vita religiosa. L’omelia è stata tenuta dal P. Claudio Bottini, Decano dello Studium Biblicum Franciscanum, che ha ringraziato il Signore anche per la felice chiusura dell’anno accademico dello Studium Theologicum Yerosolimitanum, avvenuta ieri con la discussione delle tesi di tre nuovi baccelieri in Teologia.

Durante il pranzo, tenutosi nel refettorio del convento di San Salvatore, il P. Custode, Pierbattista Pizzaballa, che aveva anche concelebrato la S. Messa, ha voluto rendere grazie al Signore per il dono di questi confratelli che festeggiavano i loro giubilei: in maniera speciale ha poi rivolto un augurio al P. Loffreda, per il contributo dato alla Terra Santa in tanti anni di scavi archeologici, pubblicazioni e impegni accademici: il recupero e la cura dei santuari, ha ricordato il P. Custode, è proprio la missione della Custodia di Terra Santa, per trasformare delle rovine in luoghi di preghiera, che permettano ai pellegrini di riaccendere la loro fede e di ritrovare Gesù vivo in questa sua terra. Possa l’esempio di questi nostri confratelli essere di stimolo per una rinnovata fedeltà di tutti i francescani della Custodia di Terra Santa alla loro vocazione.

AC