Concerto del Coro della Custodia di Terra Santa | Custodia Terrae Sanctae

Concerto del Coro della Custodia di Terra Santa

“Finchè resterà sulla terra una persona capace di cantare, noi potremo ancora sperare”.

Quelli che dubitano di questa affermazione del poeta spagnolo Gabriel Celaya, mercoledì 19 aprile non stavano al concerto, offerto dal Coro che la Custodia di Terra Santa ha all’Istituto “Magnificat”, in collaborazione con l’Università di Gotenberg (Svezia).

Questa collaborazione, portata avanti da Maria Larsson per incarico della SIDA (Agenzia Internazionale Svedese per lo Sviluppo), ha reso possibile la presenza di tre giovani solisti svedesi: il soprano Karolina Andersson, il conralto Solgerd Israelsson, il basso Tore Norrby. Essi, arrivati alla vigilia del Triduo Sacro, si sono aggiunti al coro che ha guidato la preghiera dei fedeli durante la Settimana Santa e la Pasqua al S. Sepolcro, al Getsemani, a Emmaus. Un’esperienza per i tre solisti, un’esperienza anche per i coristi locali, che hanno ammirato la loro professionalità.

Il concerto del 19 aprile, sotto la direzione di Hania Soudah Sabbara, è iniziato con la lettura in arabo di brani della Passione secondo S. Giovanni, intercalata con gli interventi della folla, composti da P. Armando Pierucci. Una sfida vittoriosa per il compositore italiano, alle prese con un testo in arabo.

Dopo altri canti pasquali del coro, Karolina Andersson, Solgerd Israelsson e Tore Norrby, accompagnati al piano da Janet Angelozzi Inoue, professore del “Magnificat”, hanno interpretato ciascuno due brani d’autori nordici, facendo apprezzare il calore delle loro voci, lo smalto del timbro e la sicurezza tecnica. Un momento d’incanto!
Infine i solisti si sono uniti al coro per concludere il concerto sulle note dell’Alleluia di Handel.

Gli ascoltatori hanno costretto il coro a un bis. Insieme si è eseguito il canto che i tre solisti avevano insegnato al coro il giorno prima, in un incontro di studio. Il tradizionale rinfresco ha protratto la gioia di stare insieme. “Finchè resterà sulla terra una persona capace di cantare, noi potremo ancora sperare”.

E’ quello di cui il paese ha bisogno, è quello che ci offre l’Istituto “Magnificat”.

MAB