Gita dei giovani della parrochia di San Salvatore | Custodia Terrae Sanctae

Gita dei giovani della parrochia di San Salvatore

Domenica 11 febbraio

Per iniziativa del Parroco di Gerusalemme fra Ibrahim Faltas, un gruppo di 45 giovani cristiani che attualmente frequentano alcune delle distinte università dell’area (grazie a delle borse di studio offerte dalla Custodia di Terra Santa), si sono trovati in “Porta Nuova della città vecchia” per iniziare così la gita che aveva come obbiettivo che questi ragazzi universitari si potessero trovare insieme e trascorrere una giornata differente. Anche se venivano da posti diversi, tutti avevano in comune l’essere cristiani di questa Terra Santa. Alcuni venivano dall’Università di Betlemme, altri da quella Ebraica, anche di Ber-zeit e persino da quella di Jenin.

La prima sosta è stata al Monastero di Latrun dove già ci aspettavano i monaci con l’occorrente per la celebrazione eucaristica, nella quale fra Ibrahim ha parlato ai giovani lì congregati dell’importanza del loro stare insieme, della loro presenza in queste università a maggioranza musulmana e giudaica, e la loro testimonianza di ragazzi cristiani. Il parroco ha detto loro che avevano tanto da fare, che non dovevano scoraggiarsi nel sapersi così pochi in questa terra, visto che lo stesso gruppo degli apostoli di Gesù era molto meno numeroso ed era riuscito ad intraprendere una strada difficile ma che fino ad ora tanti e tanti cristiani sono capaci di percorrere; quindi li invitava a considerarsi privilegiati per questa possibilità di andare avanti negli studi e nella loro figura di cristiani. Dopo la celebrazione della messa i giovani si sono ritrovati a condividere una prima colazione, e fra i canti e i giochi di integrazione hanno proceduto a conoscersi ed a scambiare le loro esperienze.

Abbiamo poi visitato il così chiamato Mini Israele, dove sono riprodotti tutti i luoghi santi delle religioni presenti nella Terra di Gesù; i giovani erano davvero contenti anche se un po’ a disagio per non aver trovato lì il luogo centrale della nostra fede, mi riferisco al Santo Sepolcro. Appena finito di mangiare la gioia continuava verso il mare nella vicina Giaffa, dove abbiamo gustato dei gelati, perché in verità veniva la voglia di prenderne uno, dato che il tempo era quasi primaverile.

Ci siamo trovati a scambiarci le impressioni del giorno in piccoli gruppi e a camminare lungo la spiaggia, purtroppo la giornata stava per finire e col tramonto abbiamo fatto ritorno a Gerusalemme, non senza fare le consuete foto di gruppo e i ringraziamenti ai giovani che hanno collaborato nell’organizzazione.

Tutti siamo contenti di essere stati insieme e facciamo voto che questa non sia né la prima né l’ultima gita ma che ci possano essere altri incontri in cui sia possibile approfondire il nostro essere cristiani, pur essendo minoranza ma comunque lievito in questa massa che rappresenta le altre religioni e che in futuro magari si possa pensare a fare questo anche con giovani d’altre fedi.

fra Agustín ofm